(Red) – Quella di alcuni servizi comunali a Castellammare è una storia veramente paradossale, servizi ai cittadini rallentati ed all’esasperazione, in qualche caso addirittura bloccati, grazie alla incapace sciattezza di un dirigente strapagato che, utilizzando spigolosi stratagemmi burocratici, frena l’erogazione di servizi fondamentali che l’ente dovrebbe fornire alla cittadinanza stabiese.

Il S.U.A.P., ad esempio, è uno strumento innovativo in grado di semplificare e finire in minor tempo le pratiche, rappresenta per antonomasia l’interfaccia Ente/Utenza competente per ogni procedimento che ha ad oggetto l’esercizio di un’attività produttiva e in conformità con le disposizioni di legge introdotte, costituisce l’unico soggetto di riferimento con cui l’utente deve interfacciarsi.

Tuttavia, questo sportello  che dovrebbe rappresentare il fiore all’occhiello di un comune capace di dare risposte immediate, si ritrova al contrario con molte pratiche ferme da anni. Insomma un vero e proprio sbarramento alle attività imprenditoriali e produttive che, proprio in questo particolare momento, potrebbero dare luogo alla ripresa della città e contribuire a fare risalire un Pil cittadino che, grazie anche alla pandemia, è precipitato a livelli veramente inimmaginabili in città.

Tra questi servizi rientra anche il Cimitero cittadino, abbandonato ormai alla sua triste sorte senza il minimo rispetto sia per i defunti che per la programmazione e le linee guida emanate dall’amministrazione. E dopo il clamoroso sviluppo di Lux Perpetua, che ha gestito le luci votive ininterrottamente per circa 60 anni, l’inguacchio di un appalto che, sotto l’occhio attento del dirigente sbarcato al comune stabiese per mobilità durante il breve governo Pannullo, ha visto aggiudicare la gestione dell’appalto alla ditta Lumir in odore di una presunta “interdittiva antimafia”. Per non parlare del servizio Ambiente, coordinato con i piedi, lasciando tutto all’inventiva quotidiana. Ancora, un settore, quello dell’anagrafe che appare essere stato ridotto all’impotenza, con la cittadinanza infuriata e che vede preclusa ogni piccola possibilità di poter rinnovare una semplice carta d’identità. Invero, un burocrate di “polistirolo” che imperturbabile, disponendo di un immane potere, riesce ad esercitarlo in maniera deleteria e superficiale, al limite della sciatteria che “governa” dei settori strategici di importante rilevanza, e considerato che ha fatto sdrucciolare anche i canonici rientri del martedì e giovedì, fa proprio di tutto per non ricevere l’utenza.

Un dirigente che, strapagato lautamente con le risorse derivanti dal pagamento delle tasse degli stabiesi, non dimostra di essere strumentale alle esigenze di una città come Castellammare, ed a ben guardare i risultati conseguiti dai settori ricadenti sotto la “Sua spensierata” gestione qualche dubbio, sulla idoneità tecnica-professionale dell’uomo, inizia da tempo ad affiorare nella mente dei cittadini stabiesi, e non solo…..! E’ solo buona fede?

https://www.ilmattino.it/primopiano/vaticano/governo_lavoro_burocrazia_cei_vaticano_vescovi-5482662.html

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