(di Carlo Carrillo) – Questo è quanto emerge dalla dichiarazione degli “azzeratori”, infatti, il sindaco Cuomo non perde occasione per tentare di far passare messaggi subliminali miranti a delegittimare la posizione politica di ben tre consiglieri della maggioranza, una tecnica vetusta ed inefficace davanti ai problemi della città, inidoneità amministrativa sotto gli occhi di tutti. Ecco l’ultima stoccata degli “azzeratori” che, in maniera indubbiamente chiara ed inequivocabile, attraverso un breve ma efficace comunicato dichiarano:” Dopo aver esposto nell’ aula consiliare le ragioni del nostro distacco dall’ Amministrazione, abbiamo insieme deciso, con coerenza, di non partecipare all’ ultimo consiglio comunale. Il venir meno del numero legale è ancora una volta una circostanza politicamente molto rilevante. La città è allo stremo ed è inaccettabile, a nostro avviso, questo forsennato attaccamento alle poltrone. Il nostro appello, chiaro, limpido e quindi non oscuro, è rivolto al primo cittadino Nicola Cuomo affinché’ prenda atto di non avere una maggioranza a sostenerlo in Consiglio Comunale e compia le scelte conseguenziali!” Il dubbio resta; chissà se, a questo punto, Cuomo ha realizzato che l’unica strada da percorrere, quale estremo tentativo per ricompattare, è solo quella che passa dalla richiesta politica di dimissioni, guadagnando in tal modo altri venti giorni che potrebbero tornargli utili per risolvere, attraverso il recupero di un serio dialogo in un confronto seppur serrato, i precari equilibri di un’amministrazione ormai disintegrata. Una situazione che sembra rappresenti in fotocopia gli “ultimi giorni”, trascorsi a palazzo Farnese, dallo sceriffo di varano. Una coincidenza? Il tutto apparirà più chiaro quando le acque torneranno limpide, rimestare nel torbido, intanto, serve solo ad occultare la visione del fondale, mentre nel frattempo si avvicina l’ora del “bilancio”!
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