(Red) – Abbiamo voluto sperimentare, con una corsa in pullman, il funzionamento del trasporto pubblico su gomma in città alla luce del nuovo, ed attuando, Piano Urbano di Mobilità. E’ stata scelta a caso una periferia, popoloso quartiere Annunziatella di Castellammare, per sperimentare il funzionamento della mobilità urbana secondo il “Lodo Scafarto”; per cui due giornalisti stabiesi, con una bambina di circa un anno in carrozzina, hanno deciso di testare personalmente la rivoluzione sulla mobilità che l’amministrazione Cimmino ha coraggiosamente, e fortemente, voluto mettere in campo con cambiamenti radicali che, come ben noto, risultano di “scarso gradimento” solo ad una modestissima parte di cittadini stabiesi. Parcheggiata l’autovettura, e consultato l’orario di passaggio del mezzo pubblico, alle ore 11,25(così come da orario previsto in tabella) è arrivato il mezzo dell’Eav che, attraversando la città per strade ritenute ad elevato rischio traffico, ha raggiunto il capolinea di piazza Matteotti alle ore 11,40, impiegando esattamente 15 minuti per coprire il percorso previsto come da tabella viaggio. Questo è accaduto in una normale giornata di sabato quando solitamente, nel recente passato, questa fascia oraria risultava critica in forza del flusso di traffico che spesso paralizzava letteralmente questa zona del percorso scelto. Le uniche disfunzioni che sono state notate al momento riguardano esclusivamente il mancato aggiornamento, con la relativa pubblicizzazione, delle nuove tabelle orarie e la cattiva manutenzione delle pensiline, molte delle quali in completo stato di abbandono. Il grande assente è stato il cittadino stabiese che, almeno per quanto riguarda il percorso effettuato, si è fatto notare per lo scarso utilizzo di questo mezzo di trasporto, che in sinergia con l’uso della circumvesuviana da Pioppaino, potrebbe rappresentare una valida alternativa all’uso del mezzo privato con un notevole risparmio di carburanti con, in particolare, una ragguardevole limitazione per la produzione di quel particolato atmosferico che è un pulviscolo molto fine, talmente leggero da rimanere facilmente sospeso in aria e quindi respirato da adulti e, particolarmente, da anziani e bambini. Un pulviscolo che viene suddiviso in due categorie, a seconda delle dimensioni medie delle particelle: Particolato grossolano: è costituita da particelle, polveri, pollini e spore con diametro superiore a 10 µm (micron), le cosiddette PM10. Un micron è pari a un milionesimo di metro, o un millesimo di millimetro. Particolato fine o sottile: sono quelle polveri di dimensioni attorno ai 2,5 micron, ovvero le PM2,5. Particolato ultrafine o polvere respirabile: sono le polveri di dimensioni tra gli 1 e gli 0,1 micron. Al di sotto di queste misure si parla di nanopolveri, tanto per tentare di spiegare solo qualcuno, dei tanti validi motivi, per restituire una città più vivibile ai cittadini stabiesi e non solo. In questi giorni continueremo a testare il servizio trasporto urbano per informare, responsabilmente, sulla reale funzionalità dei servizi messi in campo. E chest’è!!!
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