(Red) – Oggi è un gran giorno per Gigi Vicinanza, neo-Sindaco eletto alle ultime comunali dell’8 e 9 giugno scorso, è il giorno del battesimo del fuoco in un aula che si annuncia “bollente”, e non solo per le alte temperature che in questo periodo avvolgono l’intero Paese. E’ ormai noto a quasi tutti i cittadini stabiesi che “l’aria che tira” in casa della coalizione di Csx non è certamente delle migliori, preso atto della “gastroenterite acuta” che affligge almeno 5/6 consiglieri della maggioranza al momento in cura “sull’Aventino”, e che potrebbe determinare i primi pubblici imbarazzi di un Sindaco che, supportato dalla copertura politica del potente Ruotolo punta dritto ad ottenere, in un solo colpo, l’adesione politica alla giunta varata in solitudine sabato scorso ed all’elezione del Presidente del Consiglio designato, al termine del giuramento di rito che si appresta ad ottemperare in aula. Il dubbio sovviene per quanto potrebbe accadere nel momento in cui si arriva al punto 3 dell’ordinatorio, ossia alla votazione per il Presidente che, considerate le attuali posizioni, potrebbe dar luogo al seguente risultato: Elefante con 11 voti, D’Apuzzo con 8 voti, Iovino con 5 voti ed 1 scheda bianca. Questo risultato potrebbe ripetersi per le prime tre votazioni in modo sistematico, anche se diversamente articolato, ed il risultato potrebbe dar luogo ad un ballottaggio tra i primi due più votati dall’assemblea consiliare. A questo punto sorgono spontanee alcune domande: Cosa farebbero gli aventiniani di fronte a questa eventualità? Voterebbero Elefante, vanificando la trascorsa settimana di passione impiegata a ricercare improbabili adesioni nell’ambito del vituperato Cdx? Oppure sceglierebbero di votare compatti per D’Apuzzo pur di lanciare un serio monito a Vicinanza? Nessuna paura cari lettori, nulla di tutto questo potrà accadere, la notte porta consiglio e di sicuro, anche oggi come da sempre si atteggia il Csx stabiese, assisteremo al solito “teatrino politico” con la richiesta “tecnica” di inversione dell’Odg al fine di sfuggire al problema di dover affrontare, nella sede istituzionalmente preposta, la “questione politica” di una guerra intestina che si sta consumando all’interno della coalizione, per una inesistente unità di intenti, ancor prima di iniziare a governare la città. E al momento, e solo per il momento, chest’è!
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