(Red) – Un atteggiamento quanto mai bizzarro, a voler essere generosi, emerge prepotentemente dal contenuto del documento “politico” del partito ex UDC, guidato da Michele Sanzone, ex D.C. e, novità dell’ultim’ora, si vocifera anche ex Fondazione D.C.. Dietro un guazzabuglio di sigle, che secondo qualcuno sarebbero di comodo, un “partito” costituito da un segretario cittadino e ben due consiglieri comunali, di cui uno eletto nella lista UDC mentre l’altro, eletto nella lista della Lega, transitato tra le fila della compagine Sanzoniana appena alla fine di gennaio dello scorso anno. Un “partito” che si è fatto notare per il fragoroso silenzio echeggiato nella Sala Falcone&Borsellino, oltre che per l’assenza di progetti, proposte e/o idee finalizzate a contribuire al miglioramento della qualità della vita dei cittadini stabiesi. Abbiamo attivato tutti i meccanismi necessari nel tentativo di trovare qualche riscontro oggettivo, in modo da poterci ricredere sulla bontà dell’azione politica messa in campo da questo gruppo politico, ma non abbiamo avuto modo di trovare neppure uno straccio di proposta o progetto, tranne che la proposta di organizzare qualche piccolo evento ricreativo ed una fugace apparizione sulla questione dell’approvvigionamento delle bombole di ossigeno che, in questo particolare e delicato momento, è apparso ai più tanto strumentale oltre che fuori luogo. Eppure la richiesta di azzerare la giunta tecnica, che pure tanto bene aveva fatto durante questi ultimi 32 mesi di governo, è stata da sempre avanzata dal partito di “Sanzone” che sin dal primo giorno aveva sostenuto la sua totale avversione a questa scelta, operata dal Sindaco Cimmino e condivisa dal resto della coalizione di maggioranza, in virtù del suo convincimento che la città dovesse essere governata da una giunta politica proprio alla luce del risultato elettorale del 24 giugno 2018. Un comunicato di “pancia” che evidenzia, oltre ai naturali limiti politici, rancorose considerazioni maturate in una “Collegialità” che avrà indubbiamente penalizzato la pochezza di una “scienza del governo della città” supportata da una immaginaria, quanto inesistente, proposta politica e programmatica. Un documento confuso, e contraddittorio che concludendo con questo passaggio:” Solo per dovere di cronaca le confermiamo che il nostro idealismo politico ci vedrà partecipe sempre nell’area di centrodestra, così come abbiamo fatto per tre anni, solo che stavolta, se il nostro punto di vista dovesse essere difforme dalla sua visione politica, sicuramente daremo voce al nostro dissenso senza reprimerci come abbiamo fatto finora per una questione di collegialità”, lascia pensare che, verosimilmente, questa missiva voglia parlare a nuora (piuttosto che al Sindaco) affinché suocera intenda! A noi questo non è dato sapere, ma di sicuro possiamo affermare che la contraddizione emerge a tutto tondo, anche perché ancora più singolare è rinunciare oggi a far parte della squadra politica di governo della città, avendo partecipato al tavolo del coordinamento politico, e dopo averne rivendicato la concretizzazione sin dagli albori di questa amministrazione. Per quale motivo non ha comunicato questa decisione al tavolo politico della maggioranza di Cdx, decidendo di uscire in solitaria sulla stampa con un comunicato a firma personale orfano del logo politico utilizzato fino a qualche giorno fa? Il motivo vero? Lo scopriremo strada facendo. Ah, saperlo!!!
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