(Red) – La scuola di via Pietro Carrese, succursale della Di Capua, rischia di rimanere senza riscaldamento, alla ripresa delle lezioni, per colpa di un funzionario comunale che si prende anche il lusso di rispondere con sufficienza, ed in modo molto arrogante: “ io non voglio lavorare oggi e di questo problema se ne parlerà il 7 di gennaio”. E questo serio rischio proprio nei giorni che, secondo le previsioni, si annunciano tra i più freddi dell’anno. Una storia tutta stabiese che si ritrova, in questi ultimi 18 mesi, a dover fare i conti con il massiccio esodo di personale che, a seguito della Legge 100, ha visto quasi dimezzato l’organico in servizio presso il comune di Castellammare di Stabia. E se poi, vicino a questo naturale ciclo, proviamo a metterci anche qualche funzionario menefreghista, nullafacente e che mira a creare difficoltà ai cittadini, attraverso una carognata ai danni di piccoli bambini, con la finalità di far inferocire i genitori affinché si scaglino poi contro l’amministrazione comunale addebitandone, di conseguenza, le responsabilità al Sindaco, significa che siamo arrivati veramente alla frutta. Proviamo a ricostruire quanto accaduto in maniera cronologica ed asettica. A settembre, prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, nonostante fosse da tempo in calendario è partita l’operazione per il cambio contatori del metano in ben quattro scuole sul territorio e l’ufficio lavori pubblici, preposto per competenza ad avviare questo lavoro, si attiva affinché vengano predisposte le condizioni necessarie per poter realizzare in tempi brevissimi le location dove saranno allocati i nuovi contatori. Tutte le scuole interessate hanno visto realizzati i lavori di adeguamento esattamente alla fine di novembre, mentre la certificazione relativa alla regolarità degli stessi è stata inviata all’ufficio preposto, alla stesura dei contratti, in data 17 dicembre u.s. nella convinzione e consapevolezza che, nel frattempo, l’ufficio contratti riuscisse ad esperire i necessari ed opportuni adempimenti al completamento della pratica. Ma tutto questo, alla data di giovedì 2 Gennaio u.s., non è accaduto, il motivo? Il dipendente era magicamente andato in ferie e, contattato dagli uffici che lavorano in sinergia con il suo, ha pensato bene di rispondere in maniera negativa ed arrogante pur sapendo che, questo comportamento irresponsabile, avrebbe determinato gravi conseguenza solo per i bambini della scuola ubicata a via Pietro Carrese, in quanto nel frattempo per altre tre scuole interessate il problema sembrerebbe essere stato risolto attraverso un semplice escamotage di carattere tecnico che, per la scuola di via Carrese, non è stato possibile mettere in campo. E se per colpa di un dipendente, dal cognome tristemente evocativo in particolare per i giornalisti della televisione nazionale, un’amministrazione comunale si trova nelle condizioni di non poter erogare un servizio alla cittadinanza ed in particolare ai bambini, questa redazione, pur non appartenendo a quella categoria di forsennati e convinti giustizialisti, ritiene necessario che il Dirigente al settore Innovazione tecnologica prenda in seria considerazione la necessità di avviare, nei riguardi dell’irresponsabile dipendente, un procedimento amministrativo al fine di accertare se sussistano le condizioni per aver determinato un grave disservizio e di conseguenza un eventuale danno erariale ai danni della collettività. Ed anche su questa “storia di ordinaria follia burocratica” si sono fiondati, e non ci meraviglia, media ed opposizioni al solo fine di poterne ricavare qualche piccolo vantaggio di esclusivo carattere politico. E chest’è Castellammare oggi.
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