Pane_Caldo(RaCa) – Sfiducia per il sindaco Nicola Cuomo o patto del Nazareno in salsa stabiese? È questo l’interrogativo che ci si continua a porre tra le stanze di palazzo Farnese e gli ambienti politici stabiesi. I tre consiglieri comunali dissidenti (Michele Migliardi, Eduardo Melisse e Alessandro Zingone) alcuni giorni fa, erano già pronti a firmare il documento di sfiducia per il primo cittadino. Un documento che, però, sarebbe dovuto passare prima per le mani dell’opposizione di centrodestra. Un’attesa vana, fino a questo momento, perché la mozione per sancire la fine dell’amministrazione Cuomo non è più arrivato sulle scrivanie dei dissidenti. Nel frattempo c’è stata la presa di posizione (l’ennesima dall’ inizio della crisi politica) da parte di Cuomo, deciso ad andare avanti con un’apertura alle forze politiche di opposizione per continuare a tenere in piedi l’amministrazione. Intanto la convocazione delle sedute del consiglio comunale, con all’ordine del giorno l’approvazione del Bilancio stabilmente riequilibrato insieme al previsionale e consuntivo 2014, si avvicina e Cuomo è ancora alle prese con il caos all’interno della sua maggioranza. L’obiettivo del sindaco sarebbe quello di cercare consiglieri “utili” tra i banchi dell’opposizione. Ormai il numero di rappresentanti consiliari che sostengono il primo cittadino stabiese è talmente esiguo che la maggioranza non è neanche in grado di mantenere il numero legale in aula (vedasi l’ultima riunione del parlamentino quando con l’abbandono dell’opposizione i lavori sono stati sciolti per mancanza del numero legale). La posizione dei dissidenti della maggioranza non sembra essere cambiata: dopo le richieste di azzeramento della giunta comunale, l’ultima “riflessione” dei tre consiglieri è stata altrettanto chiara: «Nicola Cuomo prenda atto di non avere una maggioranza a sostenerlo in consiglio comunale e compia le scelte consequenziali». Tradotto: si dimetta per una verifica politica e capire se riesce a ricomporre una maggioranza. Da questo orecchio Cuomo, però, sembra proprio non sentirci. È deciso ad andare avanti senza né dimettersi né tantomeno azzerare la squadra di governo cittadino. Sulla giunta comunale e gli assessori che la compongono la situazione è diventata imbarazzante se si pensa alla linea tracciata dopo l’elezione di Cuomo. Ovvero: ogni gruppo consiliare formato da almeno due consiglieri può esprimere una nomination per il team di governo. Al momento l’assessore ai Lavori Pubblici Antonio Sanges ha ricevuto la poltrona grazie al “cartello” formato da lui stesso e dal consigliere Melisse. Un gruppo sfaldatosi visto che quest’ultimo ha lasciato la maggioranza.

Stesso discorso per l’assessore al Bilancio Giulia Cianciulli nominato in quota dei due consiglieri Pd Tina Somma e Michele Migliardi: un’asse non più in essere visto che il più giovane consigliere dem compare tra i dissidenti. In questo marasma Cuomo ha aperto anche alle forze politiche dell’opposizione di centrodestra. Su questo fronte il primo cittadino potrebbe trovare sponda nel consigliere comunale Umberto Pane eletto con Uniti per Stabia ma passato tra le fila del Ncd: il partito di Angelino Alfano ha avviato le prove di intesa con il Partito Democratico nell’ambito del consiglio metropolitano di Napoli, un’alleanza che potrebbe essere testata anche sul territorio stabiese previo beneplacito dei vertici provinciali e regionali di Ncd. Un’operazione che comunque non garantirebbe i numeri per far passare il bilancio alla prova del consiglio comunale

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