(di Red) “Una volta effettuato l’allacciamento corretto di tali scarichi, possiamo aspettarci imminenti miglioramenti in termini di qualità delle acque
Un programma mirato ad eliminare tutte le cause di inquinamento lungo il nostro tratto di costa per proiettarci verso la balneabilità anche sul versante su cui oggi vige il divieto. A seguito dei campionamenti effettuati da Arpac durante il 2018 nelle acque costiere, è emersa una concentrazione di enterococchi intestinali ed escherichia coli al di sopra delle soglie consentite ai fini della balneabilità lungo i tratti litoranei denominati “ex cartiera” e “villa comunale”.
Una presenza da attribuire principalmente a scarichi di acque nere di tipo domestico. Le cause sono da attribuirsi all’esistenza di scarichi abusivi lungo il corso dei due corpi idrici superficiali denominati rivo Cannetiello e rivo San Marco. Per quanto riguarda il rivo Cannetiello, un’indagine condotta da Gori ha rivelato la presenza di 21 scarichi abusivi, rispetto ai quali sono state adottate 13 ordinanze sindacali nei confronti di condomini ed esercizi commerciali, mentre per i restanti sono in corso accertamenti al fine di individuarne la titolarità.
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