L’unità di Day Hospital della Fondazione Policlinico Universitaria Agostino Gemelli di Roma che segue i pazienti con Covid-19 in fase post-acuta, in uno studio condotto su 658 pazienti, ha osservato una correlazione diretta tra incremento del rischio di disfunzione endoteliale e severità dell’infezione. In particolare, i soggetti ospedalizzati hanno mostrato un’alterata funzione endoteliale tre mesi dopo la fase acuta con una compromissione della funzione polmonare.
Omicron 5 è ormai dominante in Italia, colpisce i vaccinati ma anche chi ha contratto altre varianti della stessa Omicron. I dati sui contagi da Sars-Cov-2 mostrano un aumento di quasi tutti gli indicatori da oltre due settimane.
Attraverso una sperimentazione condotta dall’unità di Day Hospital del Policlinico Gemelli di Roma e l’importante coinvolgimento di Damor, storica azienda farmaceutica italiana, si è riusciti a valutare gli effetti della supplementazione di L-arginina e vitamina C liposomiale sui parametri funzionali in soggetti adulti con long covid. Migliora significativamente la performance di cammino, la forza muscolare e attenua la sensazione di astenia o fatica.
L’abstract del lavoro è stato pubblicato dalla Società di sarcopenia, cachessia e disturbi del deperimento (SCWD) in un poster presentato durante la quindicesima conferenza internazionale sulla cachessia, sarcopenia e perdita muscolare, tenuta dal 24 al 26 giugno a Lisbona.
Sebbene la variante Omicron sembri avere una probabilità inferiore di causare long Covid rispetto a quelle precedenti, i dati dello studio del King’s College di Londra, pubblicati su The Lancet, dimostrano che una persona su 23 che contrae la malattia continua ad avere sintomi per più di 4 settimane.
L’endotelio, tessuto di cellule che rivestono le pareti interne del cuore e dei vasi, modula l’aggregazione piastrinica, i processi coagulativi, contribuisce all’immunità innata, riduce l’infiammazione, regola le resistenze vascolari, protegge mediante antiossidanti dall’effetto nocivo dei radicali liberi dell’ossigeno.
Risulta dunque fondamentale preservarne e migliorarne la funzione.
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