(di Red) – De Luca in visita a Castellammare, a casa di un suo vecchio amico, si lascia andare a voli pindarici immaginando addirittura il raddoppio della villa comunale. Una gran bella idea, nulla da eccepire, peccato che sia arrivata dopo aver, presumibilmente, consumato un pranzo luculliano innaffiato da fiumi di champagne. La sortita del presidente salernitano arriva a solo pochi mesi dalla consultazione elettorale per le regionali, prevista per giugno prossimo, mentre tante volte era stato ospite in città a pranzo ed a passeggiare per la villa comunale. Eppure ci era stato anche nel 2015, in occasione delle regionali, dove in visita alle Terme Antiche aveva anche, coraggiosamente, gustato il sapore delle preziose acque termali stabiesi, dopo aver solennemente promesso ai lavoratori Termali che avrebbe fatto di tutto per rilanciare il termalismo e le Terme. Oggi ritorna e promette investimenti milionari, nel frattempo però le Terme sono fallite mentre a rischio fallimento è anche la Sint che, dalla nuova amministrazione, è stata trovata in grave stato comatoso. A riportare il presidente De Luca, meglio conosciuto con il soprannome di Vicienz ‘a funtanella, ci ha pensato il sindaco della ex città delle acque, Gaetano Cimmino, che sorpreso dalla roboante dichiarazione di disponibilità ha pensato bene di riportare, con il corpo e con i piedi, sulla terra in maniera decisa chiosando: “Il Presidente dovrebbe ben conoscere quelle che sono le priorità della nostra città, e sicuramente saprà che sono ben altre rispetto a quelle di cui alla proposta di raddoppiare il lungomare. Ad esempio, io mi aspetto il supporto della Regione per fare ripartire il Termalismo. Infatti, a breve avvieremo il bando per la privatizzazione delle Antiche Terme, per cui il privato avrà bisogno del supporto della Regione, quindi quale migliore occasione di questa per sostenere, tra le altre, un’iniziativa che potrebbe rilanciare vigorosamente la nostra città?” Una risposta che resta in attesa di un precipuo e rapido riscontro, sperando che l’uscita del presidente De Luca non sia stata dettata da una semplice esigenza di esternare per “sbollire” gli effetti di un piacevole pranzo consumato in un’incantevole e meraviglioso, nonché inimitabile, scenario. Ah, saperlo!!!
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