(di Redazionale) – Una storia incredibile è quella che si sta consumando nelle “grigie” stanze di palazzo Farnese che, secondo un’antica leggenda, sembra pervasa dalla “sinistra presenza” del duca Ottavio conosciuto anche come un gran ridanciano alle spalle dei compiti cortigiani di palazzo. Ma, a valutare i fatti, sembra che questa volta il “monellaccio Ottavio” ne abbia combinata una molto pesante a danno della città, ma in particolare alle spalle di alcuni dirigenti poco perspicaci e di qualche negligente funzionario dell’ufficio Igiene Urbana facente capo al settore Ambiente. Veniamo al fattaccio. Nel 2014, la Ego Eco, assume l’incarico di prelevare e conferire i rifiuti prodotti dalla cittadinanza a seguito del fallimento di Multiservizi, e dopo l’espletamento di una gara molto discutibile, sgovernava l’amministrazione di centrosinistra a guida di Nicola Cuomo, la città, i lavoratori ed i cittadini, cominciarono a conoscere il metodo dei “Ciummo’s”. Un affidamento di sei mesi che, attraverso stereotipati meccanismi, venne reiterato più volte anche in assenza dei requisiti fondamentali, quella di un Durc valido ed aggiornato, e questo già la dice molto lunga in proposito. Il fatto più grave, invece, consiste nel contenzioso che si accese sin da allora con una società instabile economicamente e poco affidabile, ed il sopravvenuto fallimento lo ha ampiamente dimostrato, oltre che a negligenti atteggiamenti di alcuni dirigenti e del personale in servizio presso l’Ufficio Igiene, costola fondamentale del settore Ambiente. Più volte al mese, da marzo 2014 a novembre 2015, la società di raccolta e conferimento rifiuti, la Ego Eco, inviava al comune i formulari debitamente compilati al fine di stabilire le risorse economiche, quali competenze, da incassare a cura dei consorzi di filiera per la Plastica, Cartoni etc. etc., ed in indirizzo comparivano, per competenza, il settore LL.PP e Ambiente, l’Ufficio Igiene Urbana ed il nome di un geometra addetto e funzionario del predetto ufficio. Questi formulari in pratica quantificavano il ritorno economico attraverso i risultati della differenziata e, contrattualmente definito, la Ego Eco ne incassava l’importo, per poi vederserlo defalcare dai ratei mensilmente previsti per l’espletamento del servizio. Eppure, questi formulari seppur ritirati personalmente dal dipendente addetto, risultano essere stati smarriti e, questa situazione, ha reso impossibile allegare la probante documentazione all’opposizione, dell’avvocatura comunale, al decreto ingiuntivo n.r.g. 7844/16, determinando in tal modo un mancato introito per le casse comunali di una cifra che, secondo le stime pubblicate su Mysir, si aggirerebbe intorno ad 850mila euro. Mentre nel frattempo, l’amministrazione Pannullo che aveva ricevuto il decreto ingiuntivo, si pensava a chiudere un’altra vertenza aperta con Multiservizi per una cifra quasi pari a quella rivendicata da Ego Eco, insomma botti da 1 milione e 840mila euro a decreto, ed in quella occasione la partita fu chiusa con una semplice determina dirigenziale. Chi era preposto alla custodia e tenuta di documenti contabili così importanti e fondamentali per l’amministrazione comunale? Qualcuno avrebbe ipotizzato che non sarebbero mai pervenuti al comune, eppure sono spuntate, come è di dovere accada in periodo di primavera, le ricevute di consegna debitamente firmate dall’ufficio Igiene Urbana della documentazione relativa ai “formulari scomparsi”. Un colpo di scena che, a nostro avviso, determina la necessità di un incisivo intervento della Procura oplontina, oltre a quella della Procura della Corte dei Conti, in quanto in questo becero episodio si ravvisano gravissimi ed inconfutabili estremi di reato. Auguriamoci che il duca Ottavio Farnese la smetta con questi scherzetti poiché, in mancanza, bisognerà giocoforza assumere dei “ Ghostbusters” esperti e capaci che potrebbero anche rischiare di…..stanarlo. O no?
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