(di Carlo Carrillo) – Così, come ormai da tempo immemore, sabato sera ancora una volta i “commercianti del Falso d’autore” hanno aperto i loro negozi, volendo usare un eufemismo, sul tratto di villa comunale che inizia da via Bonito fino al cinema Montil. Una sfida che nell’esito, nonostante l’impegno della municipale stabiese agli ordini del comandante Mercurio, questi signori continuano a registrare a loro esclusivo vantaggio, in quanto alla fine dell’orario di servizio dei vigili, che smontano alle 21.00, si aprono le loro capienti valige, e/o mappatelle, e sbuca fuori merce di ogni tipo in esposizione, merce la cui provenienza è senz’altro dubbia oltre che sicuramente illegale, in quanto imitazione di prodotti di noti designer generalmente italiani. Eppure, le altre forze dell’ordine presenti in città nonostante la grande e riconosciuta capacità investigativa di cui hanno dato innumerevoli prove e testimonianze, non riescono sotto l’aspetto operativo a metter fine a questo continuo “Sbeffeggio” delle Istituzioni da parte della “mano d’opera” dell’imprenditoria camorristica che, tra l’altro, determina gravi danni commerciali agli esercenti del territorio. E’ capitato anche che qualche cittadino, che riprendeva la scena del mercato del falso d’autore in un luogo pubblico e molto frequentato, sia stato avvicinato ed accerchiato da questi personaggi con il chiaro intento di intimorirlo al fine di evitare che fosse immortalata la loro presenza. E nel frattempo? L’assessore alla legalità ed all’ambiente continua a fare passerella sui social, rilasciando interviste a qualche machiavellica pagina, perdendo non solo la possibilità di accedere ai finanziamenti della “Città metropolitana di Napoli”, per quanto attiene l’ambiente, ma anche la faccia di un’ amministrazione che ha imperniato la propria campagna elettorale sulla sicurezza e la legalità. Cose che capitano solo a Castellammare, o no?
comments (0)