(di Red) – Da un poco di tempo a questa parte, un paio di mesi a dire il vero, sembra che i tempi di attesa per il passaggio dei convogli della Circum, sul tratto Castellammare centro-via Nocera in direzione Napoli, siano immotivatamente aumentati rispetto a qualche tempo addietro. Infatti, per quanto concerne i tempi impiegati in precedenza, si registrava un’attesa che si aggirava sui due minuti circa, da quando è emersa in modo convinto la volontà politica di non voler concedere alla partecipata regionale la possibilità di realizzare un inutile quanto dannoso e costoso sottopasso, ecco che i tempi di attesa, tra la chiusura e la riapertura delle barriere, è magicamente aumentato attestandosi tra i cinque ed i sei minuti che trascorrono dalla partenza del convoglio da Castellammare centro fino alla fermata di via Nocera, attesi i ragionevoli tempi di discesa e risalita dei passeggeri, e la normale ripresa della corsa in direzione Napoli. Questi tempi, allungati, determinano non poche difficoltà e ripercussioni su via G.Cosenza, tratta molto trafficata e strategica, in quanto anello di collegamento importante con i paesi dell’hinterland e sede di una popolazione scolastica molto consistente nelle immediate vicinanze in un quartiere che conta circa ventimila abitanti. La direzione tecnica della Circumvesuviana potrebbe, volendo, alleviare i disagi attraverso alcuni semplici accorgimenti, considerato che potrebbe far chiudere le barriere di via Grotta San Biagio alla partenza del convoglio da Castellammare Centro ed, in successione, le barriere si via G. Cosenza solo nel momento in cui la motrice fuoriesce dalla galleria che precede la stessa fermata di via Nocera, tanto in considerazione della bassissima velocità dell convoglio in attraversamento della barriera di Grotta San Biagio. Non vorremmo essere costretti a pensar male di questi immotivati allungamento dei tempi, poiché questo significherebbe che l’Eav, invece di privilegiare i servizi sul territorio agevolandone la mobilità, abbia intenzione di insistere sulla necessità di spendere ben 40milioni di euro per un sottopasso che, a parere della popolazione residente, “Non s’ha da fare”. A pensar male è peccato, ma molto spesso ci si azzecca, recitava una massima di un grande ed inimitabile politico dei tempi che furono. E chest’è!!!

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