(Carlo Carrillo) – “Ambiente …….. da sempre nervo scoperto!”. Parole e musica, e che musica, a cura di Antonio Alfano, ex vicesindaco in pectore dell’ex candidato sindaco, alle ultime amministrative, Andrea Di Martino, ma soprattutto un ex consigliere comunale che, a livello europeo, detiene il record dei sindaci “mandati a casa”, al punto che in città è conosciuto, schedato e soprannominato “Lo Sfiduciatore seriale”, avendo deciso per ben tre consiliature di seguito ad interrompere prematuramente la vita amministrativa e politica delle amministrazioni, Bobbio, Cuomo e Pannullo. Al termine dell’ultima vibrante campagna elettorale, quella che ha visto soccombere al ballottaggio lo stesso Alfano con il suo Vate, l’ex consigliere aveva dichiarato che con la politica avrebbe chiuso, almeno momentaneamente, alla ricerca di un poco di pace per ritrovare se stesso, prima che progetti, attraverso un meritato anno sabatico. Ma, evidentemente, la tentazione di questo periodo quaresimale è stata talmente “tentante” che è risultato molto difficile, per il giustiziere dei Sindaci, resistere ai suoi buoni propositi tanto che si è lasciato andare, sui social, ad uno sfogo molto pesante nei confronti dell’amministrazione Cimmino. Indubbiamente, e senza alcuna indecisione, possiamo ben dire che il nostro beneamato “Giustiziere”, disabituato ai riflettori della politica, abbia perso lustro e smalto a seguito della sua prolungata assenza dall’agone politico, in quanto ha probabilmente, se non sicuramente, dimenticato che le risorse che AM Tecnology avrebbe dovuto versare nel fondo pensionistico dei lavoratori risalgono agli albori della stesura contrattuale della stessa società con l’Ente comunale, tanto è vero che nella metà del 2017 la stessa azienda, stipulando un accordo con le OO.SS. aziendali, si era impegnata a versare le risorse nel fondo, di cui una rata corrente ed un’altra rata a copertura della quota arretrata, al fine di coprire completamente in circa sette mesi i contributi nella loro interezza, ritornando così in regola nello stretto spazio di un semestre. La società, sin da allora, venne meno a questo impegno assunto con i lavoratori e, nel ruolo di garante, dell’amministrazione dell’epoca. E provate ad indovinare chi, in quel periodo, governava nella ex città delle acque? L’amministrazione Pannullo, con Di Martino vicesindaco ed assessore al bilancio, con l’apporto ed il sostegno del nostro incontenibile giustiziere dei sindaci stabiesi, Pannullo compreso. E non è tutto, visto che nel dicembre 2016, mentre pensavano a chiudere il contenzioso con Multiservizi attraverso la determina 196 del 1 dicembre 2016 di ben 1milione842mila euro, lasciavano insoluto e privo di attenzione il decreto ingiuntivo di Ego Eco per la cifra di 1milione759mila al netto di interessi moratori che consistevano, all’epoca, in circa 90mila euro, mentre oggi sono lievitati alla modica cifra di ben 410mila euro circa. Questo è stato il loro modo di amministrare, un esempio veramente ineccepibile nonché inimitabile, considerando che nella stipula del nuovo contratto con AMT dimenticarono, hooopppps, di inserire la nota comprensiva degli ex lavoratori Co.pa.so. che, nel frattempo avendo vinto il contenzioso con Multiservizi, avevano maturato il diritto di entrare nell’organico e che, secondo quanto si evince dal decreto Ego Eco, il computo per le loro prestazioni sarebbe costato alle casse comunali una cifra che si aggirerebbe intorno al 1milione200mila euro. Questi i risultati delle amministrazioni sostenute da Alfano che, oggi dimentico delle recentissime esperienze di governo della città, accusa indebitamente chi è costretto attraverso atti del passato, di dubbia legittimità, ad assumersi un impegno di spesa veramente gravoso sia per la città che per le ricadute sui cittadini stabiesi. All’ex consigliere comunale, sarebbe appena il caso di consigliare l’approfondimento della documentazione relativa alle questioni in epigrafe, il tutto al fine di evitare che tanti possano pensare che Alfano parli solo perché…….respira!
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