(Red) – La direzione sanitaria dell’Ospedale San Leonardo informa che, in questo momento, sono ricoverati 16 pazienti nell’ala del pronto soccorso destinata ai casi sospetti. Due pazienti, non stabiesi, hanno ricevuto l’esito del tampone e sono risultati positivi al coronavirus (Covid-19). Saranno trasferiti rispettivamente all’ospedale di Boscotrecase, divenuto centro unico per il Covid-19, e alla Federico II di Napoli. Un altro paziente è in rianimazione, per ragioni che però non afferiscono al contagio del coronavirus. Per gli altri 13 pazienti si attende l’esito del tampone nelle prossime ore o nei prossimi giorni. Non è pervenuta al momento all’ente comunale, da parte dell’Asl, alcuna comunicazione relativa a richieste di isolamento per nuclei familiari residenti a Castellammare di Stabia.
Proseguono, intanto, senza sosta i check-point delle forze dell’ordine per il controllo del territorio e l’attività di prevenzione e contrasto alla diffusione del coronavirus. Uno stabiese è stato sorpreso a piedi sul territorio di Pompei, in via Provinciale Vigne Sant’Antonio, senza valida motivazione ed è stato denunciato dai carabinieri della locale stazione. All’Asl è stata pertanto inoltrata la richiesta, in conformità all’ordinanza regionale del 13 marzo 2020, di far scattare per il soggetto in questione un provvedimento di isolamento domiciliare per 14 giorni. Nel frattempo, ci sta “qualcuno” che continua ancora, indisturbato, a girare la città in lungo e largo senza pensare al grave pericolo che questa condotta potrebbe creare a scapito, non solo a livello personale e per la sicurezza sanitaria dei propri cari, della cittadinanza stabiese tutta. Un personaggio in cerca d’autore e di pubblicità gratuita evidentemente, perché in questo delicato momento non serve andare in giro testimoniando una libertà di atteggiamenti che vanno da quello di saltare di balcone in balcone a quello di voler, a tutti i costi, testimoniare un eccesso di presenzialismo in tutte le zone della città che, nella migliore delle ipotesi, potrebbe rischiare di svolgere esclusivamente un mostruoso ruolo, non di certo piacevole, che fu di triste e Manzoniana memoria, ossia quello di un “untore inconsapevole” in considerazione degli innumerevoli ed inopportuni contatti avuti nel corso di un inutile quanto inconcepibile tour. Oggi, per essere utili alla città ed ai suoi abitanti, bisogna dare esempi positivi, per il resto in campo ci sono le professionalità adatte e necessarie, nonché molto preparate, per consentire a tutti i cittadini di poter evitare un eventuale e stramaledetto contagio che, per i più anziani, potrebbe risultare addirittura fatale. Stare in casa è segno di grande responsabilità, testimoniamo tutti la nostra vicinanza all’immane sforzo che in questo momento stanno producendo i Medici, personale Infermieristico, Forze dell’Ordine, tanti ragazzi della Protezione Civile ed Autorità di governo a tutti i livelli, grazie a tutti questi uomini che esposti in prima linea pensano a tutelare la nostra salute e quella di tutti i nostri cari. Stare a casa è un dovere.
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