(Red) – Aveva fatto ben sperare il comunicato dell’Unità di crisi regionale del 22 marzo 2020, dal quale si evinceva un numero di positivi pari a 77 su 1.045 tamponi effettuati.
E’ pur vero che mille tamponi in un giorno non sono tantissimi, per una regione popolosa come la Campania, e per un capoluogo affollatissimo come quello napoletano che, si sa, insieme alla sua provincia raggiunge quota 2 milioni circa di abitanti. Tuttavia, quel “mille” aveva fatto ben sperare. Se la percentuale dei positivi si fosse assestata al 7%, per poi discendere gradatamente, in una settimana o poco più avremmo potuto avere non dico il polso, ma almeno… un quadro complessivo della situazione contingente.
Speranze, quelle appena esposta, che sono state poi completamente disilluse dai dati diffusi nei giorni seguenti, in quanto sia nella giornata del 23 sia nella giornata del 24 marzo il numero di tamponi effettuati ha superato di poco le 500 unità.
500 tamponi al giorno per una regione come quella campana rappresentano un numero veramente irrisorio,a voler usare un eufemismo,per non dire ridicolo.
Per quanto tempo ancora il Governatore vuole continuare coi suoi proclami ad effetto, senza puntare ad una reale ed articolata tutela a difesa della popolazione? E con la malattia da Covid 19, lo abbiamo imparato a spese di noi tutti, l’unica difesa reale è la prevenzione, che può essere efficace solo se passa per la conoscenza del “subdolo” nemico. Conoscenza non solo della malattia, del virus, ma anche e soprattutto della sua diffusione, delle sembianze che assume attraverso “il contagiato di turno”. Più facilmente riconoscibile, e dunque evitabile, se sintomatico. Irriconoscibile, anzi invisibile, se asintomatico.
Le foto dei coreani che effettuavano i tamponi ai semafori hanno fatto il giro del mondo. Giustamente. Ma non c’è bisogno di andare oltre i modelli nostrani per capire quale è la via giusta da percorrere: basti pensare che il Veneto alla data del 14 marzo (10 giorni fa!) aveva effettuato 29.000 tamponi (fonte: il sole 24 ore). La Campania, con un numero di abitanti SUPERIORE a quello del Veneto di quasi un milione di unità (la popolazione residente in Veneto è di 4.908.472 circa, contro 5.827.000 circa della Campania) è ferma a poco più di 7.500 tamponi.
In termini numerici,e di prevenzione,e di conoscenza, una vera vergogna.
Intanto, continua la lunga notte del personale sanitario e parasanitario, costretto ad una lotta, a dir poco, impari – che Dio non voglia, possa mai perdere – contro la malattia e contro l’ignoranza. Gente che si reca in dialisi, risponde negativamente alle domande del triage di accettazione (si sente bene? ha tosse? ha la febbre? i suoi familiari?) per poi, il giorno successivo, avvertire che il nucleo familiare è stato sottoposto a tampone. Si attende solo l’esito. Prega l’infermiere che lo ha assistito e medicato.
Tra speranze disilluse, la preghiera dell’infermiere, e quella del carabiniere che la sera ripone la mascherina nel congelatore dopo averla alcolizzata – perché non può non deve rimanere senza – vogliamo chiedere nuovamente, e con forza, al Governatore De Luca: Ma per quanto tempo ancora crede di poter nascondere l’emergenza dietro lo scarso numero di positivi? Quando arriva il milione (questo sì che è un bel numero) di kit per le diagnosi tramite test ematico? Quando crede che avremo, finalmente, il polso della situazione in Campania?
Senza la conoscenza del nemico,affrontarlo sarà,ahinoi,tanto più difficile che mai, considerata la condizione della “Sanità” nella nostra regione che, in disparte ai sacrifici dei lavoratori, si ritrova ancora a “FRIERE ‘O PESCE CU LL’ACQUA”. E chest’è!!!
Castellammare di Stabia, 25.03.2020
L’Unità di Crisi della Regione Campania informa che dal
pomeriggio:
– presso l’ospedale Moscati di Avellino sono stati esaminati 78 tamponi di cui
21 positivi;
– presso l’ospedale Ruggi di Salerno sono stati esaminati 99 tamponi di cui 9
positivi;
– presso l’ospedale Cotugno di Napoli sono stati esaminati 87 tamponi di cui 7
risultati positivi;
– presso l’ospedale San Paolo di Napoli sono stati esaminati 24 tamponi di cui 6
risultati positivi
– presso l’ospedale Sant’Anna di Caserta 16 tamponi di cui 1 positivo
Pertanto i positivi di oggi sono 91 (47 della sessione mattutina + 44 delle
sessioni del pomeriggio/sera)
Tamponi di oggi: 532
Positivi complessivi alla data del 24 marzo 2020 in Regione Campania:
1194
Test complessivi alla data del 24 marzo 2020: 7587
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