L’emergenza ambientale relativa al fiume Sarno è una ferita che brucia e che espone il nostro territorio a troppi disagi. L’impegno dell’amministrazione comunale è stato fin da subito intenso nell’affrontare un problema le cui conseguenze odierne recano il marchio dell’incoscienza e del disinteresse di tante gestioni presenti e passate degli enti preposti alla questione Sarno. Centinaia di milioni di euro sono state letteralmente sperperate per una bonifica che non è mai avvenuta. E intanto alla foce pervengono montagne di rifiuti che vanno a devastare l’ecosistema del nostro mare e delle nostre terre. Il sindaco Gaetano Cimmino, supportato dalla sua maggioranza, ha presentato un esposto in Procura per fare chiarezza sulla montagna di plastica che a novembre si è palesata in prossimità dello sgrigliatore che precede la foce del Sarno. E il Comitato Quartieri Uniti da anni si batte per denunciare lo scempio che coinvolge l’intera periferia nord di Castellammare, messa in ginocchio ieri dall’ennesima esondazione. Noi non molleremo di un centimetro e invitiamo tutte le autorità preposte ad unirsi alla nostra battaglia per restituire dignità a questo territorio.

Emanuele D’Apice (capogruppo Cimmino Sindaco)

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