(Carlo Carrillo) – E’ trascorso un anno ormai dai “fucaracchi” dell’Immacolata 2017, dalle cataste in legno coperte da striscioni e scritte comparse su molti fuochi accesi in diversi quartieri della città. E dopo quello che è accaduto quest’anno al Savorito(esposizione di uno striscione contro i pentiti) sembra che, quest’ultimo, sia stato il primo episodio di tale genere capitato nella nostra città. Accadimenti che si ripetono puntualmente negli anni durante i festeggiamenti della vigilia dell’Immacolata attraverso una tradizione capace di rinnovarsi, dai tempi che furono, ogni anno ma al tempo stesso incapace di bloccare questo fenomeno dell’infiltrazione malavitosa che coglie la ghiotta occasione per lanciare i propri macabri messaggi subliminali e, molto spesso, anche chiari e precisi. Orbene, simili striscioni sono comparsi anche lo scorso anno su vari “fucaracchi” in città, se è per questo anche negli anni precedenti, e mai è stata messa su una “caciara” del genere. Anzi, lo scorso anno, il sindaco in carica con tutta la sua amministrazione non profferì una sola parola in proposito, preso atto che il Metropolis, quotidiano locale, pubblicò puntualmente foto, striscioni e finanche qualche autorevole dichiarazione in proposito, tutto tranne che dichiarazioni del sindaco dell’epoca e della sua maggioranza. L’episodio del Savorito, unico consumato con la “ciliegina” del macabro messaggio, è stato condannato innanzitutto dal Sindaco Cimmino e da tutta la sua coalizione, tanto a dimostrazione che non esiste alcuna volontà di “glissare” sul tema, e se tanto non dovesse bastare lo dimostra la trasparenza che caratterizza tutti gli atti amministrativi sin qui prodotti. Bisogna solo registrare un dato che, oserei definire preoccupante, emerge per intero in modo chiaro ed inequivocabile; l’assoluta assenza di qualsivoglia reazione della cosiddetta opposizione di oggi(maggioranza nel 2017 grillini esclusi) agli striscioni dell’anno ormai passato fa letteralmente a cazzotti con l’irrefrenabile fiume di dichiarazioni con quanto accaduto alla vigilia dell’Immacolata di quest’anno, per cui sovviene naturale domandarsi: Ma è possibile che le “Reazioni Indignate” dipendano a seconda di chi esercita la funzione di governo della città? Un Doppiopesismo che, se dovesse trovare conferma, risulterebbe un comportamento inquietante ed estremamente pericoloso sia per i cittadini che per le Istituzioni. Ah, però, però, però!
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