(Red) – Ad appena 24 ore dalla presentazione dei candidati sindaco, e delle liste delle coalizioni a loro sostegno, si apprende una notizia che “sorprende”, e non poco, sia la stampa locale che gli stessi addetti ai lavori nella novella “Babilonia” della regione Campania. Una corsa sfrenata alla candidatura, per trovar posto e spazio nelle liste della coalizione, alla luce del “Tutti pazzi per Paolo Cimmino”, un professionista molto serio e professionalmente stimato ma, a quanto pare, poco apprezzato nelle sue performance riguardanti il ruolo politico ricoperto. Infatti, molta confusione si è ingenerata sotto il profilo politico grazie alla sua scarsa propensione a gestire e governare un processo di alleanze omogenee, compatibili tra loro oltre che credibili, avendo dato ampia ed articolata testimonianza di tanto proprio in relazione a tutto quanto accaduto nel corso dell’ormai trascorso agosto. Quella di Paolo Cimmino è una coalizione che ha “raccolto” di tutto, tutti dentro al punto che la sua coalizione, per definizione dell’ex Grillonzo Morra, ha conseguito la denominazione di “Pasta Mista di Gragnano Igp”. Sette le liste, a suo sostegno. sottoscritte dagli elettori per validarne la candidatura, sedici i candidati che euforici hanno sottoscritto l’accettazione della candidatura contenente, tra l’altro la seguente dichiarazione: A norma dell’articolo 12, comma 1, del D.Lgs. 31 dicembre 2012, n. 235 e per gli effetti previsti dall’art. 46 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, il sottoscritto, consapevole delle sanzioni penali nelle quali può incorrere in caso di dichiarazioni non veritiere e di formazione o uso di atti falsi, dichiara di non trovarsi in alcuna situazione di incandidabilità stabilite dall’articolo 10, comma 1, dello stesso D.Lgs. 235/2012”.  E proprio quando meno te lo aspetti ecco che, senza se e senza ma, una tempesta di tuoni, fulmini e saette si ritrovano a squarciare la giusta pausa di riflessione organizzativa che, secondo la normale pianificazione, avrebbe dovuto consentire al piccolo esercito di candidati, della “Corazzata Cimmignoliana” di iniziare la sfrenata caccia al consenso dell’elettorato.  Gli effetti dirompenti di questa inopinata tempesta, anticipata già nella prima mattinata di ieri da “Radio Marciapiede dei Lattari”, consistevano in un eventuale ritiro dalla competizione di alcuni candidati che, secondo la voce messa in giro da qualche “fonte molto disinteressata”, avrebbero rinunciato a candidarsi per motivi strettamente personali. Una motivazione che, senza ombra di dubbio, potrebbe essere data da “bere” ai bambini esclusivamente quando riposano tra le accoglienti braccia di Morfeo, ma sicuramente poco credibile agli occhi di chi, da appena qualche anno, racconta la cronaca politica di questi territori. Infatti, in alcune formazioni civiche in competizione, si è arrivati addirittura alle mani pur di godere il piacere di apporre la propria firma in calce al modello di accettazione della candidatura che, a volerlo leggere con attenzione, declina tutte le condizioni necessarie per poter risultare candidabile al ruolo di consigliere comunale. Ma per quale oscuro motivo, al di fuori di quello politico e non è questo il caso, alcuni candidati avrebbero dovuto recedere appena il giorno dopo la presentazione delle liste che, necessariamente, passano immediatamente al vaglio della commissione elettorale? Forse qualcuno, o anche più di qualcuno, si è reso conto di aver sottoscritto, in uno con l’accettazione della candidatura, una dichiarazione attestante la propria candidabilita’ senza essere a conoscenza di quanto previsto dall’art. 10 comma 1 del D.lgs.235/2012, e che la stessa dichiarazione è risultata essere stata autenticata in calce da un “Pubblico Ufficiale?”. E una volta consegnate le liste di cui trattasi, quindi nelle mani del segretario generale del Comune di Gragnano, per quale misterioso motivo sarebbero state ritirate delle “dichiarazioni” liberamente sottoscritte, in presenza e con l’autenticazione del “Pubblico Ufficiale”, presentate agli atti di una consultazione elettorale così attesa? Questo noi non lo sappiamo, ma di sicuro questo delicato affare rappresenterà il “Mistero Buffo” di una campagna elettorale senza partiti, in casacca ufficiale, e rappresentata da un mondo civico veramente molto bizzarro. E fu così che, dopo aver perso per strada tutti i simboli di partito dalla sua coalizione, Paolo Cimmino cominciò a perdere anche candidati risultati essere poi indiscutibilmente……incandidabili! E chest’è!





About The Author redstabiapolis

comments (0)

Your email address will not be published.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>