(Red) – Il bando avente ad oggetto l’affidamento a soggetti privati delle Terme Antiche, delle Terme Nuove, della Caserma Cristallina e dell’Hotel delle Terme proprio non è “andato giù” agli ex lavoratori di Terme di Stabia, licenziati dalla curatela fallimentare nel luglio del 2015. I lavoratori (che nel frattempo hanno esaurito finanche le indennità collegate agli ammortizzatori sociali) lamentano di essere stati completamente esclusi dal bando, pubblicato all’albo pretorio del Comune il 23 marzo u.s..
Circa la metà dei lavoratori a tempo indeterminato assistiti dagli avvocati Ylenia Zaira Alfano , Antonio Carbone e Carmine Iovino non hanno avuto altra scelta se non rivolgersi al Tar con un ricorso finalizzato all’annullamento del bando almeno nella parte relativa all’omesso inserimento della clausola sociale.
Il ricorso a mezzo dal quale si dubita della legittimità del bando per la violazione di norme imperative, nonché per eccesso e sviamento di potere, è stato notificato nella giornata di ieri nelle mani dei legali rappresentanti degli enti interessati.
I lavoratori evidenziano, altresì, che il bando è stato emesso durante il commissariamento dell’ente, ed anzi secondo i ricorrenti sarebbe interesse del Comune intervenire nel giudizio quali cointeressarti a sostegno delle ragioni dei lavoratori pretermessi e dimenticati.
Intanto, pende ancora dinanzi alla sezione lavoro del Tribunale di Torre Annunziata il giudizio avente ad oggetto la legittimità, o meno, del licenziamento.
I prossimi mesi, dunque, faranno chiarezza sulla sorte del complesso termale dei suoi ex lavoratori. E nel frattempo? La città si avvia ad assistere ad una nuova campagna elettorale, la terza nell’ultimo quinquennio, nel corso della quale avranno modo di prendere coscienza dei progetti programmatici dei politici sulla questione termale, ma siamo sicuri che, questi signori candidati, abbiano compreso tutto quello che è accaduto a Terme di Stabia? Ah, saperlo!!!
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