(Carlo Carrillo)-Una serie di interviste rilasciate dai tre neo assessori subentrati nel “rimpastino” Pannulliano. Il nuovo braccio destro del sindaco si presenta in modo, a dir poco, anomalo. Infatti, Pesenti addebita al sindaco di non aver tenuto in debita considerazione, causa impegni molteplici, il decoro, vivibilità e sicurezza, accuse molto gravi, anche se perfettamente in linea con il documento dei centristi che ha innescato, a suo tempo, la crisi amministrativa.

Bernacchi, invece, è alla ricerca delle criticità, proprio come se fosse il primo giorno di insediamento di questa amministrazione, peccato, qualcuno la informi che è trascorso almeno un anno e mezzo dal voto e che le criticità sono solo una conseguenza della incapacità amministrativa della compagine di centrosinistra.

Nel suo breve intervento, Donnarumma confonde la delega con l’incarico, snobba il bilancio perché lo lascia al dirigente, e lascia intendere che si occuperà intensamente di turismo.

Orbene uno che parla di turismo, solo per aver viaggiato, con lacune e difficoltà espressive nella lingua italiana, la dice molto lunga, e qualche astante si è lasciato andare ad un laconico: ”La vedo dura”.

Infine, a quel che appare, sembra che Pannullo di fatto sia stato commissariato dal Pd e dall’Area civica, invero, quest’ ultima garantirebbe la fiducia a tempo, poiché se non si dovesse realizzare quanto stabilito in “Sala parto” la soluzione sarebbe quella di spedire tutti a casa. Un obiettivo  al quale si è andati molto vicini, nei giorni scorsi, poi una “Paolina” folgorazione e…… Tutto si è risolto con un balletto di deleghe che vede i subentranti molto consolidati, con deleghe strategicamente importanti, ed indebolito l’assessorato di Stabia Libera che, nella criticità della crisi, è risultato affidabile sostenitore del sindaco e leale alleato del P.D.. Molto singolare questa situazione che, tra l’altro, è passata quasi inosservata agli occhi dei più, e considerato il silenzio, con la mancata reattività di Stabia Libera, un legittimo dubbio scaturisce sulla ripartizione delle deleghe. Pensar male è peccato, ma molte volte ci si azzecca, e visto che il P.D. dei Iovinos non ha mollato la delega del demanio, richiesta a gran voce ed a pieno titolo dai centristi, la posizione degli Alfanos ne esce molto indebolita e tanto porta a pensare ad un ulteriore deterioramento che sembra si stia consumando anche all’interno di questa civica. Alfano pronto ad approdare al P.D.? O questa volta potrebbe toccare alla Amodio attraccare la cima alla banchina del partito di Renzi, considerato il passato politico familiare storicamente,da sempre, molto vicini alla sinistra stabiese? Ah saperlo!

Il bilancio, atto politico fondamentale per l’amministrazione, dovrebbe raccontarci il percorso che questa coalizione è destinata a fare, a meno che……al tanto vituperato rilancio non ci riservi sorprese di “Bobbiana” memoria, ai posteri l’ardua sentenza mentre per noi cittadini solo l’onere di subire l’ennesima mortificazione da parte di chi, avendo in mano la miccia, mostra solo tanta paura di bruciarsi, visto l’imbarazzo mostrato in assenza di un documento politico programmatico di rilancio per la ex città delle acque.

Castellammare di Stabia lì 09/10/2017

 

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