(di Red) – Appena un anno fa, e precisamente il 27 giugno 2018, si insediava a Castellammare l’amministrazione di centrodestra con il suo Sindaco nuovo di zecca Gaetano Cimmino che, al ballottaggio, aveva strapazzato un candidato politicamente spurio in quanto, presentatosi sotto mentite spoglie civiche, aveva opportunamente occultato la sua naturale connotazione politica al fine di intercettare una fetta di elettorato contrario alla logica della cosiddetta partitocrazia. Tra gli alleati della vincente coalizione Cimminiana anche residuati della vecchia amministrazione di centrosinistra che, ribaltate consolidate convinzioni in relazione a pregresse alleanze per qualcuno e militanza nelle file del PD per qualche altro, si sono ritrovati ad incunearsi in spazi lasciati temporaneamente incustoditi e, per loro fortuna, a ritrovarsi con qualche referente eletto in consiglio comunale tra i quindici consiglieri della maggioranza. Dopo aver dovuto inghiottire prima, e digerire poi, la precisa volontà del neo-eletto sindaco ad operare una scelta della squadra di governo che, per necessità meramente amministrative, risultasse formata solo da tecnici avulsi dalla logica dei partiti, i tre plenipotenziari delle forze politiche rappresentate da Fratelli D’Italia, Lega e D.C., precedentemente denominata Udc, hanno intrapreso un percorso comune, almeno da quello che si apprende da radio marciapiede ed attraverso i media, che a loro avviso dovrebbe accompagnare il sindaco a promuovere un attività che possa culminare con un avvicendamento della squadra di governo attuale con una formata da un organigramma di espressione puramente politico. Il cittadino normale, a questo punto, potrebbe chiedersi: Ma cosa hanno fatto siffatti politici per avviare questa riflessione e su quali basi avrebbero poggiato questa esigenza? Subito, e secondo quanto ci è dato di sapere, avrebbero iniziato a postare messaggi subliminali sui social, alcuni senza senso per tanti lettori, con taluni messaggi finanche livorosi ed allusivi nei riguardi di non ben identificabili soggetti a cui, si presuppone, risultavano indirizzati in quanto componenti della squadra di consiglieri comunali eletti. Poi i messaggi hanno iniziato ad assumere una connotazione ben più definita, infatti due dei potenti politici in questione, cambiando l’immagine del loro profilo Facebook, piazzavano addirittura la foto di ben quattro moschettieri che, nell’immaginario collettivo, dovrebbero rappresentare D’Artagnan in compagnia di Athos, Porthos ed Aramis nel momento cruciale in cui sanciscono il loro famosissimo patto: Uno per tutti e tutti per uno! Un segnale veramente inquietante quest’ultimo, molto più della messaggistica iniziale che pure tante preoccupazioni aveva determinato nell’alveo della maggioranza di “Casa Cimmino”, un segnale che ha costretto, almeno per il momento, molti componenti della maggioranza a fare scorte di Imodium e limoni anche perché, secondo “Radio Saittella”, questa foto piazzata sul profilo presupporrebbe che la “famiglia” dei coraggiosi moschettieri di Dumas sia aumentata in maniera vertiginosa e, se così fosse, significa che qualche altro traditore stia per cambiare repentinamente la casacca per far fuori in maniera definitiva Richelieu da palazzo Farnese. Una trilogia, quella del grande Dumas, che appassionerà sicuramente gli stabiesi nel corso di un’estate che, secondo le previsioni, si annuncia già molto bollente! Azzzzzzzz
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