(di Red) “Il Mepa è solo uno degli strumenti per affidare un appalto o un servizio, invece a Castellammare di Stabia nelle ultime settimane sono proliferati gli usi di questo strumento, che se per certi aspetti se usato in maniera giusta dovrebbe assicurare procedure certe e trasparenti, dall’altra come spesso capita quando la politica abdica alla tecnocrazia, assurge a funzioni di specchietto per le allodole per affidamenti diretti o garette tra amici” – è quanto si legge in una nota diffusa dal gruppo consiliare del Partito Democratico che punta il dito contro l’affidamento triennale “per l’affidamento ad un solo operatore economico della manutenzione delle strade cittadine ad un costo di poco inferiore ad un milione di euro”. 
Per gli esponenti del PD stabiese “scegliere l’opzione Mepa per velocizzare i tempi di affidamento vista l’urgenza del provvedimento non ci convince, qualcuno dimentica che il Comune di Castellammare di Stabia ha aderito alla Centrale Unica di Committenza e che le procedure di gara sono stabilite dal codice degli appalti e non sono derogabili. Perché quindi l’Amministrazione Cimmino sceglie la strada del Mepa?”.
Gli aspetti che non convincono i democratici stabiesi sono “la volontà di circoscrivere a una determinata zona geografica le ditte da invitare a partecipare così come l’esiguo numero di ditte da invitare potrebbero generare il rischio che avvengano ricorsi perché non è stato garantito il ‘favor partecipationis’ principio essenziale per le gare pubbliche”.

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