(di Red) Ha lanciato lui per primo il grido di dolore verso l’ala Zingarettiana del PD, e di amore verso Matteo Renzi, schierandosi per il nuovo progetto che riparte da alcuni punti già anticipati nel post su Fb di commiato dal PD di Antonio Pannullo. Costruire un nuovo partito liberale e riformista, Questo il percorso da intraprendere. Ideali, veramente simili per la parte liberale, a chi sta governando la città, ossia in linea con il sindaco di Castellammare di Stabia, Gaetano Cimmino. Un vero terremoto che, oltre ad Andrea Di Martino potrebbe alla fine riassorbire tutta la componente riformista, della quale fa parte anche il reggente Costantino Aitra, e sganciarsi definitivamente anche da Nicola Corrado e gli altri Zingariettiani, che avrebbero finalmente la sede di corso Vittorio Emanuele tutta per loro e trasformare un circolo politico in un circolo da dopo lavoro. Nel frattempo anche le truppe cammellate dell’ex sindaco, Salvatore Vozza che insieme a Tonino Scala, si apprestano a fare ritorno nella vecchia casa che fu del PCI. E chest’e’!!!

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