(di Aldo Palazzeschi) L’unica cosa certa dell’ipotetica, quanto improbabile, elezione di Andrea Di Martino è il nome del vicesindaco. Antonio Alfano secondo gli accordi pre elettorali sarà il numero 2 di Palazzo Farnese. Ovvero il re degli scioglimenti proverà a tenere al guinzaglio lo chef (non stellato) aspirante primo cittadino. Alfano è stato il promotore della candidatura di Andrea Di Martino, sull’altare dello scontro (reciproco) con Francesco Iovino nell’ultimo scorcio di amministrazione Pannullo. In comune hanno solo l’astio contro l’ex capogruppo del Pd, ma si sono divisi già i ruoli. Non a caso Alfano, dopo tre scioglimenti consecutivi, non si è candidato. L’obiettivo è proprio quello di diventare vicesindaco, una carica a cui aspirava anche dopo l’elezione di Pannullo due anni fa. Alfano, dopo il ballottaggio del 2016, sbandierava ai quattro venti un accordo blindato con Casillo per ricoprire la poltrona di numero 2. Ma fu proprio Andrea Di Martino a fargli le scarpe. Ora, ironia della sorte, si ritrova con chi l’ha scalzato. Proprio per questo Andrea Di Martino glielo deve. Antonio Alfano vicesindaco. Sempre se Di Martino dovesse spuntarla su Cimmino.

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