(di Frank Tracchia) – Forse la troppa voglia di parlare dopo un periodo di silenzio e tensione repressa o, forse, la mancanza di esperienza – che egli stesso ha ammesso qualche giorno fa – da politico scaltro e navigato per guidare una città difficile come Castellammare di Stabia: sta di fatto che, per Tonino Pannullo, si è materializzato il più classico e conosciutissimo “Volo al contrario”, a margine della presentazione della nuova giunta “bis” per accontentare quattro dei sei “scontenti” di area Civica. Dichiarazioni bollenti di Pannullo, che richiamerebbero a tentativi di infiltrazioni camorristiche: pronta a mettere le mani prima nelle scelte politiche e poi sulla città. Parole che fanno sempre specie, sopratutto se pronunciate da un primo cittadino. Ma perché, Pannullo, ha solo lanciato una piccola “pietruzza” e, adesso, sta cercando di nascondere la manina ora che tutti gli chiedono di fare chiarezza? Ah, saperlo! Quello che noi sappiamo è che, tuttavia, il sindaco di Castellammare di Stabia avrebbe dovuto denunciare agli organi competenti, quello che ha solo accennato, in Aula Consiliare. Lo ha fatto? Nomi e cognomi, Pannullo! Altrimenti, parleremo sempre della solita “aria fritta” stabiese. O no?

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