(Red) – “Il sottoscritto dichiara di non avere accettato la candidatura a consigliere per altre liste per l’elezione del medesimo consiglio comunale, di non essersi presentato candidato in altri Comuni”. La normativa appare chiara, eppure per le Elezioni comunali di Castellammare di Stabia e Torre Annunziata qualcosa non ha funzionato. Almeno per le coalizioni di centrosinistra guidate rispettivamente Luigi Vicinanza e Corrado Cuccurullo.
Il centrosinistra si trova quindi nuovamente al centro di polemiche per una gestione elettorale che appare sempre più priva di idee e programmi concreti. L’articolo pubblicato da Metropolis Quotidiano ha rivelato una mossa discutibile della lista “Per”, che ha candidato simultaneamente sette persone a sostegno di due diversi candidati sindaci: Corrado Cuccurullo a Torre Annunziata e Luigi Vicinanza a Castellammare di Stabia. Questa strategia evidenzia, ancora una volta, le pratiche dubbie adottate dalle coalizioni di centrosinistra.
“La doppia candidatura in due città diverse rappresenta una mancanza di rispetto per gli elettori, – hanno fatto sapere in una nota i candidati sindaci del centrodestra Mario D’Apuzzo (Castellammare) e Carmine Alfano (Torre Annunziata) ai quali si chiede fiducia sapendo che uno dei due gruppi sarà inevitabilmente tradito. Sebbene la pratica sia formalmente legittima, solleva seri interrogativi sull’opportunità politica e sull’etica della strategia elettorale adottata.
Candidarsi contemporaneamente al consiglio comunale di due città diverse è una mancanza di rispetto per gli elettorati ai quali si chiede la fiducia pur sapendo di doverne poi tradire uno. Sarà anche una formula legittima ma è una pratica che ci lascia perplessi e sconcertati sul piano dell’opportunità politica. La notizia della doppia candidatura a Castellammare di Stabia e a Torre Annunziata di alcuni aspiranti consiglieri della lista “Per” a sostegno del centrosinistra è la cifra di quanto fallimentare sia la strategia di rigenerazione politica predicata da Corrado Cuccurullo e Luigi Vicinanza.
Noi riteniamo che i due elettorati meritino rispetto e programmi seri, non logiche di bigamia equivoche. Come equivoche sono state le gestioni amministrative del centrosinistra, e del Pd in testa, in questi ultimi anni. Questa situazione riflette il fallimento della rigenerazione politica tanto proclamata da Cuccurullo e Vicinanza. Gli elettori di Torre Annunziata e Castellammare di Stabia meritano rispetto e programmi seri, non logiche politiche ambigue e gestioni amministrative equivoche”.
Altro fattore che definiamo quantomeno “bizzarro” in queste Elezioni è che la Chiesa, a fronte di due Comuni sciolti per presunte infiltrazioni camorristiche, scelga di stare nelle coalizioni di centrosinitra di entrambi i Comuni che andranno al voto l’8 e 9 giugno prossimo. Ma con una differenza, non certamente trascurabile: a Torre Annunziata è stato provato il legame con la camorra (oltre che dagli arresti eccellenti tra cui il vicesindaco ed un dirigente); a Castellammare, invece, è stata irrorata l’incandidabilità al Sindaco solo per “omesso controllo degli atti dirigenziali” con il paradosso che gli stessi dirigenti sono stati addirittura premiati dalla commissione anticamorra. Un fenomeno quantomeno assurdo: tanto più che Vicinanza in più occasioni ha dichiarato di “essere un cristiano senza chiesa” in aperto contrasto con quanto reiterato, a più riprese, dal Santo Padre in relazione alla paradossale teoria di Ignazio Silone . Un ossimoro. Ma, inspiegabilmente, premiato dalle Diocesi a quanto pare.
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