(Red) La maggioranza, che sostiene il Sindaco Cimmino, appare oramai arrivata ad un punto di non ritorno sulla questione sanità a Castellammare. Infatti le notizie centellinate che filtrano dal nosocomio, tamponi praticati in città con una percentuale prossima allo 0,0004 e la completa assenza dal territorio del Dipartimento di prevenzione epidemiologica, hanno evidentemente spinto il cartello dei paertiti di maggioranza a redigere e divulgare il seguente documento:

“Un ospedale focolaio, una struttura pubblica diventata ad uso privato. Non sono bastate le denunce, le invocazioni, gli appelli, le interrogazioni, per mutare uno scenario ai limiti della follia e una sciatteria senza eguali nella gestione del San Leonardo.

Sono 18 gli operatori sanitari già contagiati, perché privi di dispositivi di protezione adeguati per fronteggiare l’emergenza. Un numero che rischia di essere ancora provvisorio. Ed ognuno di loro è diventato potenziale veicolo del virus. I nostri eroi, che ogni giorno lottano senza sosta per salvare vite umane, sono stati lasciati allo sbando. Uno scandalo di portata nazionale. Una gestione scellerata che mette a repentaglio la salute del personale sanitario e di migliaia di famiglie.

Già lo scorso 20 marzo la vicenda del parto di una donna positiva al Covid ci aveva messi in allarme. E soltanto 20 giorni dopo il sindaco ha ricevuto una relazione dalla direzione sanitaria, evasiva e poco chiara, riguardo al rispetto delle procedure adottate per garantire che il parto avvenisse in condizioni di totale sicurezza. Il 1 aprile siamo venuti a conoscenza dei tamponi effettuati d’urgenza a tutto il personale sanitario. Un caos infinito rispetto al quale noi pretendiamo risposte, tutti i cittadini pretendono risposte. Ormai è chiaro che i nostri medici, i nostri infermieri, i nostri operatori non sono stati salvaguardati. Pensiamo alla vicenda dell’anestesista, che ha continuato a lavorare a venire a contatto con operatori e pazienti, pur avendo sintomi sospetti. Ed anche sulle procedure di isolamento ci arrivano testimonianze inquietanti, come quella dell’infermiere contagiato nel reparto di medicina d’urgenza, riportata in queste ore sulla stampa.

Abbiamo chiesto chiarezza a gran voce, abbiamo denunciato, abbiamo preteso risposte perché i cittadini non possono restare all’oscuro di quello che sta accadendo tra le corsie dell’ospedale San Leonardo. Non sono bastati però l’appello dei sindacati, le invocazioni dei lavoratori, la denuncia in Procura del sindaco Cimmino, l’interrogazione parlamentare dell’onorevole Pentangelo. L’ospedale continua ad essere ad uso e consumo di una gestione dissennata e confusa, mentre gli operatori sono sviliti e abbandonati al suo destino.

Ma noi non arretreremo di un millimetro e andremo avanti nella nostra operazione verità. E chiediamo al Ministro della Salute di intervenire in fretta, chiediamo ai consiglieri regionali e ai parlamentari di zona di sostenerci, di affiancarci, di far sentire la loro voce insieme a noi. Ora è il momento di essere uniti e di fare fronte comune per la nostra città.

Pretendiamo di conoscere i responsabili di quello che accade all’interno dell’ospedale San Leonardo e di sapere come è stata gestita l’intera situazione. In gioco c’è l’incolumità di tutti i pazienti, del personale dell’ospedale e di tutti i cittadini. E non possiamo più accettare questa vergogna. Lo dobbiamo agli eroi che hanno sacrificato la loro vita, lo dobbiamo ai cittadini, lo dobbiamo a noi stessi”.

E adesso si resta in trepidante attesa delle dovute risposte che, a questo punto, non possono più rimanere inevase!

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