(di Red) – Quando un giornalista affronta un tema, talvolta molto delicato come quello che attiene la portualità nella nostra città, dovrebbe non solo per scrupolo, ma anche e soprattutto per etica professionale, tentare di approfondire la conoscenza della tematica al fine di evitare il pericolo di sparare “supercazzole interplanetarie” che rischiano, insieme alla concreta incognita di fare cattiva informazione, attraverso questa sgarbata pratica professionale di distorcere la realtà dei fatti sulla prestigiosa storia di un porto commerciale che, solo attraverso la “mala gestio” di politici incompetenti ed inadeguati, oggi è purtroppo diventato il quarto porto della regione Campania. Infatti, la storia del porto stabiese registra un decadimento delle sue attività commerciali negli anni in cui la politica ha, attraverso scelte improbabili ed inidonee, ridotto ai minimi termini le attività portuali in quello che, una volta era il secondo porto della regione Campania per movimento legato a fiorentissime attività di collegamento per le vie del mare oltre che commerciali, oggi invece in virtù di una carenza di interventi dovuti ad un programmato, e mai realizzato, dragaggio con l’assenza di relativi investimenti di risorse per un serio progetto di riassetto, siamo costretti ad assistere impotenti alla dipartita di un porto dalle potenzialità indiscutibili. Ma da qui a confondere, e forse non a caso, il nostro porto come ricovero per “ navi che abbiano trovato il loro posto fisso dove svernare, ravvivando con le loro scialuppe di salvataggio gli stanchi flutti dell’approdo stabiese” significa “ignorare” l’ordinanza di Compamare Castellammare N° 07/2001 del 12/02/2001 art. 2 relativamente dedicato al Molo Foraneo in questione che testualmente recita: “I primi 200 mt. del Molo Foraneo, a partire dalla testata, possono essere destinati all’ormeggio di unità in disarmo, in sosta inoperosa, in rilascio forzato, o in sosta di esecuzione di lavori di breve durata che comportino anche l’uso di fiamme libere, salvo che non siano d’impedimento all’attività della Soc. FINCANTIERI S.p.A.”, e considerato che il naviglio, a tutt’oggi all’ormeggio sul predetto Molo, risulta appartenere alla categoria di “sosta inoperosa” in quanto armato di regolare equipaggio, sarebbe appena il caso di spiegare all’imprudente collega che il Molo Foraneo non è assolutamente diventato né un parcheggio per navi in disarmo né tantomeno un Bed&Breakfast galleggiante di ultima generazione. Inoltre, la sicurezza della navigazione è garantita proprio in virtù dell’opera degli ormeggiatori che, in sinergia con gli uomini della Guardia Costiera, sono preposti al controllo dei regolari spostamenti nell’area portuale e quindi dell’equipaggio che si muove a bordo di mezzi abilitati a questi tipi di spostamenti. Inoltre, sempre ad onor del vero, si rammenta che, proprio a garanzia della società Fincantieri oltre che dei citati equipaggi, è assolutamente vietato per questo personale di bordo l’attraversamento pedonale dello stesso cantiere navale. Fare informazione significa ben altro che fare una “marchetta” giornalistica per accontentare amici e parenti, almeno si spera solo per quelli, e si corre solo il rischio di fare qualche bruttissima figura che si riverbera poi a danno della buona informazione. A buon inteditor poche parole!!!
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