(di Carlo Carrillo) – Gaffe su Gaffe arriveremo a Roma, malgrado voi. Dopo la impalpabile e “scolorita” replica del Presidente pro-tempore dell’Ascom stabiese all’articolo pubblicato, sulla nostra testata a firma di Tracchia, viene naturale parafrasare un periodo di una nota canzone di Venditti che, nella fattispecie, si presta per rendere l’idea della superficialità che attecchisce, e guida, gli uomini dell’ establishment politico e sociale nella ex città delle acque. Un noto commerciante che ricopre un incarico istituzionale, quello di presidente dei commercianti stabiesi, che nel corso di un intervista rilasciata, e tra l’altro registrata e diffusa, che tenta di recuperare ad un “pacchiano” errore di valutazione commesso con una dichiarazione contenente una improbabile, nonché irrealizzabile, proposta, con una ancor più “pacchiana” giustificazione secondo la quale, questa ipotesi , sarebbe stata già enunciata da altri, e calando poi un carico da undici, nella partita di briscola in corsa, aggiunge addirittura di trovare spiacevole che la città non si batte (ndr. batta) concretamente per rivederle aperte.
Gaffe sfuse ed a pacchetti, così come le definirebbe un mio caro amico, che la dicono lunga sulla capacità di elaborare un qualificato e valido progetto che possa servire da canovaccio di confronto con l’amministrazione comunale per tentare di dare un positivo contributo di idee, sotto l’aspetto della riorganizzazione dei servizi commerciali volto a risolvere le problematiche locali degli operatori del settore e dei cittadini. Caro presidente, pensi a condurre in porto, continuando a vivacchiare, il suo secondo mandato, in quanto sarebbe stato più semplice riconoscere di aver formulato una proposta irricevibile, sarebbe bastato dire questo, poteva finanche addurre, come motivazione, di aver dimenticato che alle Antiche Terme il parcheggio è stato chiuso in quanto non si può sostare con autovetture sul patrimonio sorgentizio ed, ancora, di aver dimenticato che al Solaro esistesse uno stabilimento Termale che, negli ultimi tre anni di vita, realizzava un fatturato medio di circa 6 milioni di euro annui, luogo dove esistevano almeno otto esercizi commerciali(dal bar, ristorazione, tabacchi, boutique, biscotterie, ceramiche etc.) con una ventina di addetti del settore commerciale che producevano reddito ed infine, solo per la precisione, 101 lavoratori fissi e 130 stagionali. Le garantisco che, conoscendola, ci avremmo creduto. Tanto sarebbe bastato, e così, almeno per una volta sola nel corso del suo doppio mandato, sarebbe riuscito a parlare di Terme e Termalismo, considerato che per il “nostro eroe” la tematica Terme rappresenta uno sconosciuto, pericoloso ed impercorribile sentiero. Infatti, è proprio questo che Le si imputa, cioè di non aver mai parlato di Terme e del Termalismo né tampoco dell’indotto(alberghiero) che ne beneficiava, guarda caso, commercio compreso. Un consiglio? Appenda il Papillon giallo ocra al chiodo, dicono che quel colore nel linguaggio dei fiori rappresenti la gelosia, e lasci a casa quell’aria spagnoleggiante, non Le dona, e tra l’altro neanche le si addice. Ah però!
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