(Red) – E fu così che, dopo la decisa presa di posizione assunta dal sindaco stabiese, Gaetano Cimmino, in sinergia con la mobilitazione dei cittadini sostenuta con forza e determinazione dalla nostra testata giornalistica in questa settimana, la Prefettura ha finalmente convocato un tavolo per la giornata di martedì p.v. al fine di valutare, in collaborazione con le locali rappresentanze competenti, ed interessate dal corso del fiume dei veleni, sulla questione di questi territori. Una decisione saggia , quella assunta dal Prefetto di Napoli, che ha dato immediatamente contezza ed ascolto al grido di dolore elevatosi dalle zone colpite, non solo dai miasmi talvolta soffocanti che affiorano lungo il percorso della linea del fiume, ma anche e soprattutto dalla necessità di bloccare le “montagne di maxinquinanti” che purtroppo continuano ad approdare, alla fine del loro insano percorso, sulle battigie di Torre Annunziata e Castellammare di Stabia, a seguito delle conseguenze del vento e del vorticoso gioco delle correnti, e molto spesso riescono addirittura a concludere il loro “viaggio” giungendo sulla riva, e quindi fin sulle spiagge, dell’isola “azzurra”. Una situazione paradossale, considerato che i comuni “beneficiari” di questa rischiosa spazzatura, comprendente contenitori di forti e pericolosi diserbanti e fertilizzanti, sono costretti, loro malgrado, a provvedere alla pulizia del loro litorale oltre che costretti a sobbarcarsi l’oneroso costo del conferimento di questi particolari rifiuti che, secondo quanto previsto dalla normativa, sono annoverabili tra i rifiuti cosiddetti speciali.  Questo oneroso impegno di risorse, ed i pesanti costi di smaltimento, si riverbera sugli stessi cittadini che oltre al danno ambientale pagano anche la beffa dello smaltimento, di questi rifiuti, che dovrebbero essere conferiti alla Sistri(Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti nata su iniziativa del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare) che nonostante le sue difficoltà logistiche-organizzative potrebbe evitare, sicuramente, un ulteriore aggravamento del già grave danno ambientale. Noi siamo certi che il gioco non valga la candela, ma anche i sindaci la pensano allo stesso modo? Non ci è dato di sapere ma ………….. Ah, però, però, però!!!

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