(C.S.) – Si respingono nei toni ed ancor di più nei contenuti, a dir poco infondati, le distorte considerazioni, da parte di alcune Associazioni, mosse al documento delle Linee guida per la redazione del PUC, che denotano una confusionaria interpretazione e valutazione che ha generato anche pretestuose ed insinuanti affermazioni.
L’attività posta in essere dall’Amministrazione ad oggi è consistita nella stesura di un provvedimento che, in sintesi, indica i principi informatori ai quali si dovrà ispirare, attraverso la componente strutturale ed operativa e l’istituto della perequazione, la costruzione del nuovo PUC, in linea ed in continuità con le strategie tracciate nel DOS e nei modi e tempi previsti dalla normativa regionale; provvedimento che è bene precisare non è obbligato per l’Amministrazione da alcuna norma di legge, essendo una facoltà dell’Ente e che, ovviamente, non può essere affatto assimilato ad un preliminare di piano.
Pertanto, allo stato, non si è ancora dato corso ad alcuna delle procedure di formazione del piano così come specificatamente riportate ed indicate dalla normativa regionale in materia, e che, pertanto, avrebbero implicato le previste consultazioni, al fine della condivisione del preliminare.
Pur tuttavia anche in questa fase, per quanto in premessa riportato, la costruzione del documento è il risultato di un condiviso processo di ascolto, di confronto, di dialogo e di collaborazione tra i portatori di interessi e, tra questi, anche alcune associazioni che hanno inteso apportare il loro contributo non solo nel corso dei due pubblici incontri a seguito dei due avvisi emanati ( Luglio ed Agosto ), ma anche in altre comuni manifestazioni ed a seguito, infine, di richieste di chiarimenti alle quali si è sempre dato la più ampia ed incondizionata disponibilità.
Appare veramente superfluo dover affermare che l’iter procedurale della formazione del PUC seguirà ed avverrà nel rispetto di tutte le vigenti norme sia urbanistiche che vincolistiche.
Richiamando la più volte citata vigente normativa regionale di governo del territorio, inoltre, si ritrova che la complessità della procedura nella sua interezza si articola inizialmente attraverso due fasi, due sub-procedimenti, tra loro interdipendenti: l’adozione di competenza comunale e la verifica di compatibilità proprio con gli strumenti di pianificazione sovraordinati e di conformità con la normativa statale, di competenza della città metropolitana.
Vi è di più, in premessa del Documento delle Linee Guida vi è ampio richiamo e riferimento alle norme provinciali e regionali che dettano e regolano la procedura di formazione, approvazione e pubblicazione del PUC, alle quali, lo si ribadisce, sono perfettamente aderenti le linee del documento. Resta intatta, in ogni caso, la più totale disponibilità all’ascolto e al confronto su un tema che è di vitale importanza per il nostro territorio e che continuerà ad essere trattato nella massima condivisione e collaborazione.
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