(di Red) “Gentilissimo dottor Russo, La ringrazio per l’attenzione che ha inteso rivolgermi. Mi rincresce tuttavia farle notare come il ruolo di amministratore o politico sia ben altro rispetto a quello “dirigenziale”. E non sono certo io ad affermarlo per giustificare le molte, evidenti ed innegabili, mie mancanze rispetto alle ataviche criticità che affliggono la nostra città, quanto piuttosto una legge dello Stato italiano che risponde al nome di Testo unico enti locali. Io, nella immeritata veste di amministratore, ho dato specifiche direttive al dirigente della Polizia Locale, ho cercato una sinergia con le forze dell’ordine locali, nel pieno rispetto delle prerogative in capo alla autorità locale di P. S. (che ricordo a me stesso essere il Dirigente del Commissariato e non il Sindaco), come stabilisce la legge 121/81, ma non mi sono fermato qui. Seguendo le linee politiche del nostro sindaco sono stati assunti 7 agenti di polizia municipale a tempo determinato far fronte alla carenza di organico, che oggi ammonta a 40 unità. La Polizia Locale è presente sul territorio, io la supporto, la sostengo e lavoro per darle ancora più dignità, a differenza del passato quando la stessa è stata letteralmente lasciata allo sbaraglio. Mi stupisce, piuttosto constatare che Lei non vede quello che la Polizia Locale ha fatto. Ha restituito dopo decenni ai pedoni via Bonito, dove tutti parcheggiavano auto sui marciapiedi, analoga operazione in via Acton. Abbiamo cercato una soluzione differente per i parcheggiatori abusivi di Pozzano, facendo installare dei dissuasori che si sono dimostrati in una zona non sufficienti e che abbiamo già programmato per la settimana prossima di rinforzare. In questi primi giorni scampoli d’estate sono state elevate più di 1500 sanzioni amministrative ai veicoli in sosta vietata ed elevate sanzioni nei confronti di tutti i parcheggiatori abusivi.
Ricordo un suo post di circa un anno addietro, nel quale, giustamente, lamentava la presenza dei parcheggiatori abusivi a Pozzano. Ecco, oggi quei parcheggiatori sono stati ridimensionati e stiamo lavorando per “normalizzare” l’acqua della madonna, dove concentriamo il massimo degli sforzi ma lei, che nella vita fa il magistrato e sa cosa vuol dire lavorare senza avere le risorse necessarie, mi stupisce che scriva cose del genere. Come ha sempre giustamente osservato, io nella vita sono un carabiniere, e nei circa 25 anni di servizio ho ricoperto molteplici incarichi, tutti operativi, da Noto a Palermo, passando per Riccione, Scafati, Nocera Inferiore e Roma e mi permetta, so distinguere bene i ruoli e li so rispettare. La nostra Giunta ha previsto l’assunzione a tempo indeterminato di 20 agenti, per colmare la carenza almeno in parte; ma io non sono il comandante della polizia locale, che peraltro, oggi, svolge un lavoro encomiabile e senza risparmio di energie.
Stiamo lavorando, inoltre per mettere in atto il Piano Urbano di Mobilità (Pum), che prevede la realizzazione di moltissimi interventi volti proprio a restituire la città ai pedoni, a fluidificare il traffico e risolvere il problema dei parcheggiatori abusivi. Questa è programmazione. Ma lei, che nella vita fa il magistrato e conosce bene il contesto, può comprendere di quali difficoltà io stia parlando.
Chieda al dirigente del Commissariato, a quello della guardia di finanza, a quello dei Carabinieri, al comandante Mercurio, non a me. Se vuole, e per me sarebbe un onore, passi a trovarmi all’ex Pretura, dove ho l’ufficio (non a caso dov’è la sede della Polizia Municipale), le mostrerò quello che ho programmato, accettando ben volentieri suggerimenti.
Non ho letto una parola da parte Sua, infine, sui nostri concittadini, disciplinati, rispettosi, anzi timorosi delle norme, per i quali sono stati predisposti e già diffusi programmi di sensibilizzazione all’ambiente, alla sicurezza stradale, alla legalità e alla corretta alimentazione.
Anche suo cognato, quando era Sindaco, non molti anni fa, credo abbia avuto le stesse difficoltà. Immagino che anche allora lei scrivesse post analoghi a quello di oggi. Chissà”.
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