(di Red) – Giorni caldi, temperatura molto afosa, e non solo sotto l’aspetto atmosferico, anche dal punto di vista politico sembra che il confronto, tra le forze politiche cittadine, sia stato travolto da questa improvvisa impennata delle temperature. E’ vero che il nostro pianeta sta subendo una graduale, ma irrefrenabile trasformazione, ma è altrettanto vero che la politica cittadina è cambiata da molto tempo, e sicuramente non in meglio. Veniamo ai fatti cruciali che, nella libera e fantasiosa interpretazione dei protagonisti, consistono nella questione della pubblicazione, risalente ad alcuni giorni fa, di una istanza mirante all’ottenimento del rilascio di concessione marittima, a scopo turistico-ricreativo di durata mesi tre, dall’associazione “Lido Desio” con sede alla via Poma n°4 ed a firma del presidente Vincenzo Cannavale. A seguito di questa legittima richiesta il dirigente del settore Demanio, dott. Giovanni Miranda, alla luce della vigente normativa, e valutato quanto previsto da: Codice della Navigazione ed in particolare l’art. 36; e considerato: il DPR 15 febbraio 1952, n. 328, recante il Regolamento per l’esecuzione del Codice della Navigazione;
gli artt. 105 del d.lgs. n .112/1998, art. 42 del d.lgs. n. 96/1999, art 9 della legge. n. 88/2001, art 6 della
legge Regionale n. 3/2002;
la delibera di Giunta regionale n. 395 del 28/03/2006 (BURC n. 20/2006), recante “Indirizzi operativi in
materia di demanio marittimo”,
il “Regolamento sulla disciplina per l’uso delle aree del Demanio Comunale ricadenti nel territorio Comunale”, quale quadro generale di indirizzo e riferimento normativo per l’esercizio della delega in
materia di utilizzazione del demanio marittimo di cui alla deliberazione del Consiglio Comunale n. 87 del
25/09/2009; ha disposto la pubblicazione dell’Avviso Pubblico al fine di stimolare altre associazioni e/o imprenditori, eventualmente interessati, alla presentazione di manifestazioni di interesse per la stessa particella al n° 75 del foglio 5 insistente nell’area succitata. A tal fine AWISA che, entro il medesimo termine perentorio innanzi indicato, potranno, altresì, essere presentate domande concorrenti, che saranno successivamente pubblicate ai soli fini della presentazione di eventuali osservazioni. In tal caso il Comune di Castellammare di Stabia si riserva di comunicare ai soggetti interessati l’avvio del procedimento di concorrenza richiedendo l’eventuale ulteriore documentazione integrativa e stabilendo criteri e punteggi per l’assegnazione definitiva della concessione. L’aggiudicazione avverrà, secondo la normativa del Codice della Navigazione, mediante esame comparativo delle istanze presentate a favore del soggetto che offra maggiori garanzie di proficua utilizzazione della concessione e si proponga di avvalersi di questa per un uso che risponda ad un più rilevante interesse pubblico, ovvero secondo le disposizioni sulla concorrenza in materia di concessioni Demaniali Marittime di cui al Decreto Dirigenziale AGC Trasporti e viabilità n. 25 del 27 aprile 2011. Il canone da versare sarà determinato dal Servizio Demanio, all’atto del rilascio della concessione. La concessione avrà la durata di mesi 3 (tre) nell’anno corrente. Nelle more dell’approvazione, da parte della Regione Campania, del piano di utilizzo delle aree del demanio marittimo (cd. PUAD) di cui all’art. 6, comma 3, decreto legge 5 ottobre 1993, n. 400, convertito con modifiche in legge 4 dicembre 1993, n. 494, l’autorizzazione verrà revocata laddove il PUAD contenga prescrizioni contrastanti con il permanere del rapporto gestionale. Ai fini della maggiore efficacia del presente avviso, tutti coloro che intendano presentare osservazioni e/o istanze concorrenti possono recarsi i presso il Servizio Demanio, nei giorni e negli orari di apertura al pubblico, per conoscere gli elementi essenziali della richiesta di concessione cui inerisce il presente avviso. Tanto al fine di assicurare l’adeguata imparzialità alla procedura e di tutelare la giusta concorrenza tra gli aspiranti concessionari. Infine, ai sensi delle vigenti disposizioni di legge, di accesso e partecipazione al procedimento, si comunicano le seguenti informazioni: AMMINISTRAZIONE. COMUNE DI CASTELLAMMARE DI STABIA -PIAZZA GIOVANNI XXIII- “Palazzo Farnese”; UNITA’ ORGANIZZATIVA COMPETENTE -SETIORE AMBIENTE ATIIVITA PRODUTIIVE-SERVIZIO DEMANIO – PALAZZO S. ANNA via Salita De Turris,16. GIORNI ED ORARI DI ACCESSO AGLI UFFICI: – Martedì e Giovedì dalle ore 15.30 alle ore 17.00- Venerdì dalle ore 11,00 alle ore 13.00. RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO: ing. Catello Gargiulo.
Tanto è quanto risulta da un atto che, sotto l’aspetto tecnico-amministrativo non fa una piega, a meno che non si voglia stare a guardare il pelo nell’uovo. E visto che, una parte delle opposizioni, è andata a guardare il pelo nell’uovo, anche noi nella nostra autonomia abbiamo deciso di metterci il naso. E rovistando nei cassetti della nostra memoria abbiamo ricordato, non volendo andare molto indietro negli anni, che questa associazione cambia pelle e nome almeno una volta all’anno ed anche a seconda delle occasioni, preso atto che eminenti esponenti della stessa, appena un anno fa, si candidarono addirittura con una lista a sostegno di un candidato sindaco solennemente sconfitto, e che appena qualche mese dopo, sotto il nome di un’altra associazione, dovettero registrare il sequestro di ombrelloni e sdraio per occupazione abusiva di suolo demaniale marittimo. E non solo, secondo quello che ci è dato di ricordare, sembra che la struttura originale abbia subito delle variazioni nel corso degli anni anzi, a voler essere più precisi, dal momento in cui è stata, a suo tempo, concessa in gestione dai proprietari storici.
Sembra che, a seguito della consultazione della specifica particella SID, siano emerse delle gravi difformità edilizie a fronte del vecchio muro di delimitazione dell’area che, a tutt’oggi, appare sostegno di uno spazioso ed imponente terrazzo, oltre che, nel corso delle attività di P.G. condotte dalla Polizia Locale con il coinvolgimento della Guardia Costiera, al sequestro di una pedana che risultava essere stata realizzata in maniera totalmente difforme da quella regolarmente autorizzata. Non vorremmo infierire su questa storia, anche perché la nostra cultura liberista ci porta giocoforza a parteggiare per l’imprenditoria vera, quella che produce lavoro, occupazione e PIL, ma davanti ad improvvisati imprenditori della “domenica” riteniamo sottolineare, come nello stile della nostra testata, la necessità di far emergere la “verità storica” che, a nostro sommesso avviso, consiste nel ribadire a gran voce che, se esisteva una cambiale elettorale, chi oggi la sta pagando non è sicuramente l’amministrazione Cimmino. Del resto, per le diverse opposizioni, è facile risalire a chi per anni ha provveduto a dare copertura a questi personaggi che, guardaCaso, sono gli stessi che si proclamano “Paladini della Legalità”. Un consiglio è d’obbligo, considerato che sono vicende tutte interne alla grande “Famiglia P.D.”, ma perché non provate a risolverle definitivamente al vostro interno in onore alla massima che saggiamente recita: “I panni sporchi si lavano in famiglia”, ed esaminato che avete numerosissime benedette lavatrici da fare, perché non iniziate a lavare questi panni in quel “Gruppo di Famiglia in un Interno”? Ah, saperlo!!!
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