(di Redazionale) – E dopo l’ennesima fuga dal consiglio comunale oggi, il redivivo partito di Leu dopo la scomposizione dell’atomo, esce con un documento sul Dos, un argomento posto all’Odg dell’ultimo Consiglio Comunale celebrato giovedì 14 marzo u.s., che ha dovuto registrare, così come accade ormai da almeno quattro assisi di seguito, la fuga dei nove consiglieri di opposizione dalla sala Falcone&Borsellino. In quella sede, e prima di lasciare l’aula, il gruppo consiliare del P.D. aveva partecipato al confronto attraverso l’intervento del capogruppo Iovino mentre tutti gli altri gruppi, dopo aver pianificato la fuga, erano scappati di soppiatto dal luogo deputato per eccellenza al confronto ed al dibattito politico. La scelta dei rappresentanti di Leu, il partito della Boldrini e di Grasso che si è auto-dissolto ancor prima di compiere 1 anno nel novembre scorso, che a questo punto, e dopo la fuga della componente di Articolo1 tra le braccia di Zingaretti, potrebbe anche presentarsi con il suo vero nome, ossia quello di Sinistra Democratica, e preso atto che il contributo al dibattito politico bisogna portarlo nella sede naturale preposta bisogna sottolineare, purtroppo, che conta proprio poco o niente uscire con un comunicato esclusivamente strumentale e mirante a denaturare fatti e circostanze che, per chi fosse realmente a conoscere la verità, resta scritta nei resoconti ufficiali del Consiglio Comunale. La manipolazione mediatica dei fatti è, e resta, prerogativa fondamentale di questi Komunisti abituati a dissimulare la realtà a discapito della verità, e fosse solo per dimostrare questo basterebbe semplicemente verificare le presenze del consigliere del fantomatico gruppo di Leu nella commissione urbanistica pari a zero, senza contare poi le pubbliche assemblee convocate dall’amministrazione, da quelle con i cittadini, con le forze sociali, con le associazioni portatrici di interesse e con i tecnici fino a quella conclusiva di un Consiglio Comunale convocato ad hoc sul tema, per l’appunto, appena giovedì scorso. Un documento diramato come a voler dire: “Noi siamo qui, avevamo proposte e progetti e, se non siamo riusciti a presentarli, è colpa dell’amministrazione Cimmino”, questo il non senso di un documento che, ammesso l’esistenza di una precisa volontà di partecipare al dibattito politico, avrebbe potuto leggerlo in aula, esattamente come ha fatto il P.D. di Zingaretti, attraverso il proprio consigliere comunale. Oggi è tardi, emerge solo una spigolosità pregna di “cattiveria politica” che nulla può avere a che fare con gli interessi dei cittadini e della città, in quanto il tentativo di veicolare false cifre iperboliche – In ballo ci sono centinaia di milioni di euro – testimonia che non esiste nemmeno la cognizione economica delle risorse in campo, visto che si aggirano intorno a 14milioni di euro circa, e che pertanto si trasmettono notizie false, tendenziose e fuorvianti per una cittadinanza che ha dovuto, purtroppo, registrare una “Mala gestio” di infimo profilo della Sinistra e dei suoi alleati che, in appena quattro anni, ha portato la città per ben due volte al voto. Castellammare e gli stabiesi pretendono la stabilità di governo della città, è stanca di questi infidi e strumentali giochi finalizzati all’esclusivo esercizio del potere più deteriore al quale ci hanno ormai abituati da anni il Centrosinistra ed i suoi uomini.
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