(di Red) – Ancora un autorevole tentativo, per dar luogo alla riapertura del dibattito interno, risuona nel partito di Berlusconi, e questa volta la pesante frustata arriva dall’europarlamentare Fulvio Martusciello che, evidentemente stanco di assistere alla continua emorragia di voti ed uomini dalla formazione azzurra, alza la voce e finalmente sbotta convinto: “Presto ne parlerò direttamente con Berlusconi: gli farò capire che qui nessuno si prende cura dei consiglieri comunali sul territorio”. Una valutazione politica che prende spunto dagli impietosi risultati dei sondaggi, che vedono i “berluscones” superati ormai anche da Fratelli d’Italia, oltre che dal disagio degli eletti forzisti, nei consigli comunali della Campania, che rimangono spesso isolati e privi non solo di una guida politica nell’espletamento della funzione, ma anche orfani della possibilità di confrontarsi all’interno di un contesto che dovrebbe tradurre, sintetizzandole, le esigenze del territorio per poi trasformarle in un credibile e realizzabile progetto politico per la comunità. Infatti è dall’ottobre del 2013, anno di scioglimento del PDL, che tornato all’antica denominazione di Forza Italia non si celebra alcun congresso, o convegno, mirante ad eleggere una classe dirigente capace di essere rappresentativa e sintesi delle esigenze del territorio. In pratica un partito di “plastica” a gestione feudale con la capacità di scegliersi, per divina opera del sovrano, il Vassallo, il Valvassore ed il Valvassino più utile al proprio progetto. Molto sentita, dagli elettori storici e moderati forzisti, è l’esigenza di rinnovare questo sistema che, avendo ormai finalmente smarrita la gestione del potere, non risulta più appetibile per alcune professionalità che oggi riescono solo a prendere coscienza di un appiattimento sia ideale che politico di un partito che sembra lanciato a raccogliere adesioni percentuali veramente risibili dopo aver toccato percentuali vicine al 40% appena una decina di anni orsono. Se il Cavaliere è pronto a raccogliere il grido d’allarme lanciato da uno degli uomini più affidabili sul quale può contare in Campania, sia sotto l’aspetto politico che elettorale e che i suoi spazi in politica se li è conquistati a suon di consensi in circa 10 competizioni elettorali diverse, in tanti sono convinti che Forza Italia possa risorgere, ma questo potrà accadere solo se il Presidente, già dalle prossime regionali, sarà pronto a schierare in lista Sindaci e consiglieri comunali dei territori campani che continuano a combattere, quotidianamente in trincea, vivendo le problematiche ed i disagi del territorio insieme ai cittadini. Non saranno certamente i “nominati dei nominati” a rilanciare gli Azzurri, né in Campania e neanche nel paese, ma per rilanciare Forza Italia, ed il suo progetto moderato liberale, occorre giocoforza ricostruire un partito vero capace di interpretare le esigenze e le istanze dei territori, tutto il resto potrà diventare solo una inutile corsa nella vana speranza di conquistare il “posto” al sole nell’assemblea regionale!

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