
(di Carlo Carrillo) Questa mattina alle ore 10.00, al tribunale di Torre Annunziata presso l’aula 205 e davanti al giudice Rocco, si è svolta l’udienza afferente la causa intentata dai lavoratori Termali contro Sint. Un udienza molto particolare dove si è discusso dell’acquisizione, agli atti istruttori, di alcune comunicazioni intercorse tra il Curatore Fallimentare(dott. Sequino) ed un componente del comitato dei creditori(dott. D’Amora), comunicazioni di cui la parte che difende i lavoratori nel giudizio ne era in possesso ma, guarda un pò, erano comunicazioni prive di data certa in quanto, come d’abitudine il Curatore fallimentare, sentito tra l’altro nell’udienza del 27 novembre u.s., non aveva l’accortezza di datare la documentazione in arrivo ed in partenza dal suo ufficio. Una storia molto singolare questa accaduta realmente dove, considerando la labile capacità mnemonica del Sequino (LEGGI ARTICOLO) accertata e documentata nel corso dell’udienza novembrina, un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni è tenuto a dare, e ricevere nello stesso tempo, contezza degli atti relativi al fallimento delle Terme di Stabia in quanto, questa vicenda, coinvolge e sconvolge non solo la vita di circa cento lavoratori, ma anche e soprattutto un numeroso stuolo di fornitori creditori e dell’intera città “Ex delle Acque”, considerato che quest’ultima rappresenta, attraverso la Sint di cui è azionista al 100%, la proprietà dell’azienda portata al fallimento. Un Curatore Fallimentare che
non riesce quantomeno a dare una data certa alla corrispondenza in arrivo e partenza rappresenta, nella migliore delle ipotesi, un pericolo serio per l’intera vicenda di Terme, per non parlare di altro, visto la piega che ha intrapreso la sorte delle maestranze termali ritrovatisi, loro malgrado, ad essere ad essere espulse dal ciclo produttivo proprio da chi aveva il dovere di salvaguardare questa immane potenziale ricchezza. E tanto è emerso nel corso di questa udienza “tecnica”, dove il legale che tutela il Curatore ha eccepito, dopo aver consultato la documentazione relativa al voto espresso dal D’Amora ed acquisita agli atti del fascicolo del procedimento, che esisterebbe, a suo avviso, una ulteriore comunicazione attestante il contrario di quella acquisita ed avente data successiva. Con prontezza, e senza alcun problema, il legale patrocinante i lavoratori ha chiesto che questa ulteriore documentazione, laddove esista realmente, sia acquisita agli atti del fascicolo pur di consentire alla difesa del Curatore di esercitare il proprio ruolo nella pienezza del diritto, ma ha sottolineato, con garbo, che nell’incontro con i sindacati, presso la regione Campania dell’otto luglio 2015, di come lo stesso Curatore Fallimentare fosse ben edotto che sarebbe dovuta avvenire la restituzione del compendio aziendale a Sint, a meno che non fosse già avvenuta in quei giorni. Al termine di questa ennesima udienza, il giudice, ritenutone la necessità, ha autorizzato l’acquisizione agli atti della seconda comunicazione del membro del comitato dei creditori, dott. D’Amora, comunicazione a cui ha fatto riferimento durante l’interrogatorio formale il curatore fallimentare dott. Sequino, facultando l’avvocato Catino a richiedere presso la cancelleria della sezione fallimentare il documento suddetto munito di data certa. Acquisito questo ulteriore documento, il giudice concede ai tre difensori di parte il termine per deduzione ed eventuale confronto finale per portare a sentenza questo benedetto contenzioso. Nel frattempo si passa al rinvio per l’udienza che si terrà il giorno 31 gennaio alle ore 09.00. Ma è a questo punto che nasce spontanea la domanda: Ma sotto il licenziamento del personale delle Terme che ce stà? Questo lo scopriremo solo vivendo, ah saperlo!
Castellammare di Stabia 03 gennaio 2018
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