(Red) – Castellammare si infiamma intorno allo stato confusionale di un signore che sogna di rappresentare la Lega in città e che, per giustificare la ragione di un’esistenza, immagina di essere il protagonista di una vicenda politica cittadina lontana da lui anni luce, considerata la pochezza politica del personaggetto e la personale inesistenza elettorale, dimostrata sul campo, a fronte dei circa 90 voti circa conseguiti nell’ultima consultazione per le comunali stabiesi. Un grido di allarme lanciato da chi, sul piano politico programmatico, non avrebbe mai dato neanche un piccolo contributo, almeno da quanto ci è dato di conoscere, al netto di quelle che sarebbero le lamentazioni che vanno emergendo da qualche ora. La storia inizia con un articolo apparso domenica mattina sul quotidiano cittadino, Metropolis, una fantasiosa descrizione del bravo giornalista che ipotizzava una spaccatura all’interno della maggioranza di governo della città. Nella ricostruzione giornalistica si sottolineavano alcuni mal di pancia che affliggerebbero alcune forze politiche della maggioranza, ed in particolare si faceva riferimento a Forza Italia, Lega e UDC, ipotizzando anche qualche consigliere comunale appartenente alla lista del Sindaco. Forza Italia, in forza della propria autonomia politica, ha inteso chiarire con immediatezza la propria posizione ribadendo la piena e convinta fiducia nell’operato del Sindaco, ribadendo addirittura la necessità di lasciar lavorare con tranquillità un esecutivo in carica, effettivamente, da appena tre soli mesi. Per quanto attiene la chiamata in causa di Lega e Udc, si precisa che nessuno dei due partiti ha ritenuto, almeno fino ad oggi, diramare una nota finalizzata a smentire le “Fantasticherie” giornalistiche di un collega che, francamente, avrebbe potuto sparare alla cieca nel mucchio e raccogliere, senza volerlo, il massimo ed impensabile risultato di veder confermate le proprie intuizioni. Invero, sarebbe potuto anche accadere che, lo scafato articolista, abbia tra le mani qualche “screenshot” o qualche telefonata “imbarazzante” del presunto corvo che, nel tentativo di conservare l’anonimato, avrebbe inteso dar fuoco alla miccia dell’insofferenza attraverso un’artata manipolazione dei mass media. Per quanto attiene la posizione della consigliera della lista “Cimmino Sindaco”, Annamaria De Simone, tirata in ballo sulla questione Sint e Terme, è bene precisare che nel reiterare la piena, ed incondizionata, fiducia al sindaco nella riunione di gruppo, che si è svolta nella tarda mattinata di ieri, non ha ritenuto dover rilasciare alcuna dichiarazione alla stampa in quanto, a suo avviso, non ne sussistevano le necessarie condizioni, preso atto che si trattava solo di supposizioni fantasiose. Oggi la situazione è chiara, anzi più che limpida, valutato che “il sempliciotto” sognatore leghista ha chiaramente riconosciuto il suo permanente “stato confusionale” in relazione ad un affermazione che testualmente recita: “Una maggioranza che può sembrare in crisi, ma che non lo è, se non per questi miseri pettegolezzi da bar dello sport, che non fanno altro che discriminare e indebolire la solidità di un gruppo di maggioranza che vuole fare solo il bene della nostra città” e che immediatamente chiude con un periodo non virgolettato, ma nel corpo del comunicato stampa, che sarebbero passati ormai ben quattro mesi e che, secondo la Lega, sembrerebbe essere giunto il momento di tirare le somme, considerato che al sindaco Cimmino è stata data carta bianca. Insomma la sagra delle contraddizioni, chiacchiere di chi parla solo per respirare, ma nel frattempo continua a tacere il gruppo dell’Udc (Rivoluzione Cristiana) seppur chiamato direttamente e ripetutamente in causa. Come mai non si esprime pubblicamente sulla vicenda nonostante che, questo partito con un consigliere comunale, sia stato annoverato tra i “pazienti” bisognosi di cure per un presunto e lancinante mal di pancia? Attende forse l’esito della vicenda o intende lavare i panni sporchi in famiglia? Ah, saperlo!

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