(di Carlo Carrillo) In data 18 gennaio 2018, alle ore 16,17, è stata recapitata alla nostra redazione una mail contenente una comunicazione, del Cantiere Navale Marina di Stabia, e ci informava che:
1) Il Cantiere di Marina di Stabia non è stato chiuso, così come erroneamente avremmo scritto nella notizia pubblicata su Stabiapolis , ma avrebbe sospeso solo alcune delle sue attività legate ai sistemi di aspirazione ed abbattimento dei fumi relativamente alle cabine di verniciatura 2 e 3 ed al sistema di aspirazione ed abbattimento dei fumi, del tipo carrellato, relativo al servizio delle attività di saldatura. Per quanto attiene questo punto, la nostra redazione è a conoscenza certa che attraverso il D.D. n°14, del 16 Gennaio 2018, regolarmente notificato in questi giorni alla società Marina di Stabia, sia stata REVOCATA l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi del D. Lgs. 152\2006 e s.m.i. rilasciata con D.D. 301 del 22\11\2011 alla società “Cantiere Navale Marina di Stabia s.r.l.” con sede legale e operativa in Castellammare di Stabia alla via De Gasperi 321 per l’attività di costruzione e rimessaggio imbarcazioni da diporto. E se questo non significa che tutte le attività del cantiere in questione sono state effettivamente “inibite”, la spettabile direzione di questo Cantiere provi a spiegarci il contenuto di quanto in epigrafe in maniera inequivocabilmente chiara e comprensibile.
2) Poi, per quanto attiene i corsi Mams precisiamo, ci informano che le attrezzature e le attività sono state tutte autorizzate dal Ministero Infrastrottore (sarebbe Infrastrutture) e dei Trasporti, dalla Regione e dalla Capitaneria di Porto, che presumiamo sia quella competente per mera competenza. Eppure, nemmeno questa risposta ci convince, considerato quello che in precedenza abbiamo già scritto in un nostro pezzo pubblicato il 18 dicembre 2018 (LEGGI ARTICOLO). Preso atto che nel nostro paese, per fortuna, vige ancora la libertà di stampa e che le notizie da noi riportate sono supportate da una certa e probante documentazione, la nostra Redazione, nella ferma convinzione di raccontare la verità ai nostri lettori, comunica che continuerà a rimanere sulla notizia approfondendo la materia, attraverso precise richieste di accesso agli atti, al fine di offrire un servizio di informazione alla città, ed ai cittadini stabiesi, senza alcun timore di minacciate azioni giudiziarie che ci sembrano inutili, e fuori luogo, considerata la portata delle gravi violazioni di cui si è reso responsabile il Cantiere in epigrafe.

LA LETTERA DI MARINA DI STABIA

 

About The Author redstabiapolis

comments (0)

Your email address will not be published.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>