(di Carlo Carrillo) – E’ arrivato il momento di fare alcuni “Conticini” sulla questione politica che l’ex segretario del P.D. nazionale sta sollevando nel suo faticoso tour preelettorale per il paese, maramaldeggiando in tv e puntando su incontri organizzati in modo scientificamente mirato al fine di evitare incresciose contestazioni. Nel corso di questo tour è capitato, ma guarda un po’, che l’ex pigmalione piddino si è ritrovato a passare per Canale 5 ed, intervistato dall’eterno Costanzo, ha pensato bene di dar luogo al suo show con la sua pietanza prediletta, ossia quella che riguarda la questione Consip la laboriosa indagine che ha “incastagnato” qualche nome famoso e, tra l’altro, per Lui anche molto familiare. Uno show tutto imperniato su di un violentissimo attacco ad un uomo delle istituzioni che, senza mai essere stato “nominato né designato” da nessuno, solo con il frutto del suo lavoro, dei suoi sacrifici e della sua alta professionalità, si è ritrovato suo malgrado al centro della vicenda più squallida e “deviata” della seconda Repubblica sotto la dominazione Lotti-stica dei “Renzios”. Una sfida “all’arma bianca” lanciata da un uomo che, appena qualche mese fa, era il potente per antonomasia in Italia, e tra gli uomini più potenti d’Europa, che utilizzando una trasmissione di informazione vorrebbe parlare di una delicata vicenda giudiziaria in pubblico così, nel modo in cui di solito si suole fare, come si possa parlare di una partita di calcio al bar dello sport. Una desolante provocazione quella di sfidare, il maggiore Scafarto, ad un pubblico confronto televisivo poggiato sulla motivazione del ruolo di assessore che ricopre nella giunta comunale stabiese ed ipotizzando, strumentalmente, che questo incarico possa essere stato conferito in virtù dei meriti che lo stesso maggiore avrebbe acquisito nel corso dell’inchiesta Consip. Nulla di tutto questo risulta essere vero, tanto che, se Scafarto avesse voluto sfruttare questa notorietà, si votava per le elezioni politiche del 4 marzo che avrebbero, senza ombra di dubbio, rappresentato una ghiottissima occasione per entrare sicuramente in parlamento, anche perché molto serrato era stato il corteggiamento pentastellato per poterlo candidare. Bene ha fatto Gianpaolo Scafarto ad ignorare la provocazione di un uomo che, pur disponendo di truppe cammellate nelle aule parlamentari, sembra pervaso da maniacali disturbi persecutori, mentre con tanta umiltà il maggiore Scafarto ha dato la, propria ed ampia, disponibilità a servire i cittadini della sua terra natale attraverso un semplice incarico tecnico in giunta e senza alcuna ambizione a svolgere ruoli nella “politica” di partiti ed associazioni affini. Intanto, ma solo per la cronaca, i “Conticini” non tornano, anzi non risulterebbero essere mai partiti quei finanziamenti che avrebbero dovuto, attraverso l’Unicef, servire per scavare pozzi, per somministrare vaccini e per tante altre attività che avrebbero potuto alleviare i disagi di centinaia di migliaia di bambini, anche nelle zone più remote di quei paesi sfortunati. Circa 6,5 milioni di dollari spariti, e senza aiuti economici è chiaro che questi bambini, tra qualche paio di anni, ce li ritroveremo sui barconi ad approdare sulle nostre coste. Conticini da regolare senza dubbio, ma su questo episodio fa riflettere molto la mancata denuncia dell’Unicef, è strategia? Ah saperlo!!!
comments (0)