(di Frank Tracchia) Una “paternale”, in diretta, nei confronti dei delinquenti (perché questo è il vocabolo esatto da utilizzare in questi casi e non ragazzi) che hanno commesso un raid esplosivo, sabato scorso, con la deflagrazione di una potente bomba carta, a pochi metri dal gazebo del coordinamento “Noi con Salvini”, che in quel momento stava manifestando a pochi passi dalla villa comunale contro gli oltre 200 migranti che presto invaderanno Castellammare di Stabia e altri punti del programma in vista delle elezioni politiche del 4 marzo 2018. Ebbene, Nicola Pede, l’ideatore della pagina Facebook S.o.S Stabia: nata per promuovere delle brocchette per acque termali e un party, l’aperiterme; oggi è ritornato sull’argomento, rincarando la dose nei confronti di cittadini stabiesi e sostenitori di “Noi con Salvini” che, ahi noi per Pede e gli altri sostenitori a “cinque stelle” della pagina da oltre 18000 like, sostengono il nome di Matteo Salvini e le sue iniziative politiche a Castellammare.




“Qualche giorno fa c’è stato un gazebo di manifestanti – ha detto Pede mentre uno dei volontari di S.o.S Stabia ripuliva le panchine deturpate dai delinquenti del raid di sabato scorso – per dissentire ci sarebbe stato un fantomatico lancio di petardi da parte di ragazzi; che è diventata una bomba carta, che è diventato un ordigno esplosivo, che è diventato un attentato terroristico, che ci ha permesso di farci conoscere a livello nazionale sulla pagina di un noto esponente politico (Matteo Salvini ndr) che non citiamo per non fargli ulteriore campagna elettorale in forma gratuita. E, qualcuno, per dissentire – ha continuato Pede – ha scritto sulle panchine in villa comunale e lanciato un petardo a questi qua (ai cittadini stabiesi e simpatizzanti di Matteo Salvini ndr). Chi ama Castellammare la ama dimostrandolo e non la ama facendo i propri interessi o mettendo su delle storie incredibili su attentati o esplosivi”, questo ha detto l’attivista cinque stelle, Nicola Pede, assente dalle “scene” paesane da qualche tempo ma ritornato per farsi la campagna elettorale, in “house” e, chissà, strappare una candidatura alla Camera al M5S del candidato premier, Luigi Di Maio.



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