(di Red) – Metti che hai deciso di trascorrere una serata in casa dopo una giornata di caldo torrido, e metti che intorno alle 23,00 ti arrivi una telefonata che ti avvisa di una manifestazione che sta insorgendo in via Fondo D’Orto proprio davanti all’isola ecologica che, in questi ultimi giorni, sembra destinata a restare al centro di una polemica che sottotraccia è cominciata a montare da circa due settimane. E se una fonte affidabile ti chiama per darti questa dritta non resta altro che, rivestendosi alla rinfusa, correre immediatamente sul posto per capire cosa stia accadendo a quelle latitudini. Infatti, alle 23,30 del giorno 3 luglio, davanti al viale di accesso dell’isola ecologica di Fondo d’Orto stazionavano una ventina di cittadini della zona che, esasperati dai forti miasmi provenienti dall’area interessata, che è una struttura attrezzata per il deposito temporaneo e l’avvio al recupero di alcuni rifiuti conferiti in via differenziata da parte di privati cittadini e utenze commerciali, avevano deciso di vederci chiaro rispetto a quello che è l’uso che se ne sta facendo rispetto a quello al quale è destinata. Orbene, questa manifestazione ha innescato dei meccanismi che hanno consentito, ad una piccola rappresentanza di residenti, di constatare che nella struttura vengono effettuati travasi di frazione umida, dai mezzi di raccolta ai bilici, e che resta in giro il “profumo” di questa delicata operazione, considerato che da circa 14 giorni la società AMT ha avuto problemi proprio per il conferimento dell’umido presso un sito di raccolta. Ed è stato a questo punto che solo grazie all’intervento del capogruppo consiliare della lista Cimmino, Emanuele D’Apice intervenuto sul posto supportato da alcuni consiglieri della sua lista, che è iniziata una frenetica trattativa finalizzata a riportare la calma in un contesto dove gli animi cominciavano a surriscaldarsi. Il giovane politico, ma ormai esperto capogruppo, una volta raccolte le lamentele dei residenti ha responsabilmente intavolato una trattativa con l’azienda, al fine di trovare un punto di equilibrio che potesse soddisfare le rispettive esigenze E solo dopo alcune ore di confronto, a tratti anche duro, è riuscito a spuntarla ottenendo di contemperare le reciproche necessità. Infatti, questa mattina, così come da accordi intercorsi e come da calendario, l’AMT dopo aver provvisto alla raccolta della frazione di umido dovrebbe provvedere, come da impegni assunti, ad avviare i mezzi carichi del “prezioso materiale” verso il sito di conferimento preposto. Noi ci saremo per verificare che questo accada. E chest’è!!!

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