(di Red) – Nella giornata di sabato, 3 novembre ultimo scorso, scoppia prepotentemente un caso molto grave in città, divampa il “caso Sarno”. Una situazione venuta fuori quasi per caso, due grossi alberi, sotto la imponente furia di Eolo, si abbattono e cadono nel fiume più bistrattato del mondo. Questa circostanza ha determinato l’ostruzione al normale deflusso delle “velenose acque” che, a tutt’oggi, confluiscono sul litorale di Castellammare e Torre Annunziata, avvelenando un lungo tratto di mare, sicuramente tra i più belli esistenti al mondo. Questa occasionale ostruzione ha determinato, quasi d’improvviso, un accumulo di rifiuti in plastica che ha assunto, nel giro di circa due ore, dimensioni impensabili. Sul posto si sono portati, con immediatezza, Vigili del Fuoco, Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia, Vigili urbani stabiesi ed il Sindaco Cimmino con alcuni tecnici dell’ufficio tecnico. Nessuna traccia delle amministrazioni comunali viciniori, nemmeno di Torre Annunziata che, nel caso di specie, è la città direttamente cointeressata con Castellammare delle conseguenze di questi illeciti sversamenti. Eppure, in questa irreale e drammatica situazione, il sindaco Cimmino non si è perso d’animo e con determinazione ha attivato tutti i meccanismi necessari per evitare che circa 120 tonnellate di plastica arrivassero sul litorale. Questo atteggiamento ha posto in evidenza l’amore che questo, seppur giovane, sindaco nutre per la sua città e di quanto è alta l’attenzione sulla questione ambientale, ed in questa opera coadiuvato dagli assessori Calì e Scafarto ha evitato che tonnellate di rifiuti in plastica, tra cui contenitori di pericolosissimi diserbanti, andassero ad imbrattare le acque circostanti non solo la città stabiese. L’operazione messa in campo da Cimmino è servita per dimostrare, ove ve ne fosse stato bisogno, che le griglie di raccolta dei rifiuti sversati nel fiume possono funzionare, al punto che è bastato sostituire l’impianto di generatore di energia elettrica per far operare le ormai famosissime griglie che da ben undici anni ormai non svolgevano più la funzione per la quale erano state impiantate. Ma Nappi ed i suoi amici pentastellini conoscono questi risvolti? Nutriamo seri dubbi in proposito, anche perché l’unica “apparizione” pentastellata registrata in zona è stata quella di Virginia La Mura che, defilata e saccente, è comparsa fisicamente a ben otto mesi dalla sua elezione, con la pretesa di essere addirittura intervistata, registrando con un proprio sostenitore un video su FB al fine di postarlo per immortalarne la presenza sul luogo delle drammatiche operazioni. Solo “chiacchiere e visibilità” questa è l’azione di codesti “Grillini paesani” che, confondendo ruoli ed informazioni, mirano a giocare sulla pelle dei cittadini diffondendo notizie false, oltre che tendenziose. La politica è ben altra cosa, e se non si studiano i problemi del territorio non possono un paio di calzini, anche se sgargianti, nascondere le falle di ragionamenti che, senza ombra di dubbio, appaiono proprio fatti con i piedi. Ah, però, però. Però!!!
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