“Finalmente, dall’inizio dei lavori della III commissione del 13 febbraio scorso, che proponeva l’istituzione della commissione pari opportunità valutando modifiche sul regolamento, si è giunti oggi a licenziare il regolamento che darà attuazione all’istituzione della commissione pari opportunità, che mancava da circa 10 anni”. Così Gaetano Cimmino, sindaco di Castellammare di Stabia.
“Le pari opportunità – prosegue il sindaco Cimmino – sono un principio giuridico inteso come l’eliminazione di tutti gli ostacoli alla partecipazione economica, politica e sociale di qualsiasi individuo. E questa commissione sarà uno strumento di osservazione, discussione, progettazione e promozione di politiche di uguaglianza tra generi (donna-uomo) e tra le diversità (culturali, disabilità, orientamento sessuale, razza e religione).
La commissione dovrà essere composta anche da uomini, perché gli uomini possono cercare di risolvere le disparità di genere, ma soprattutto perché tematiche quali discriminazione, disabilità e diversità non possono prescindere dal contributo di entrambi i sessi. La disuguaglianza, infatti, non è riferita al genere. E i problemi vanno affrontati insieme per trovare soluzioni più adatte.
Le commissioni pari opportunità degli enti (Regioni, Province, Comuni) rappresentano il luogo istituzionale che per definizione promuove azioni a favore della parità e contro la discriminazione, ovvero diffondere la cultura delle parità e delle pari opportunità. Il concetto di parità e uguaglianza dei diritti, d’altra parte, è l’espressione massima della società civile.
Il risultato odierno – conclude il sindaco Cimmino – è emblematico dell’eccellente lavoro svolto dall’assessore alle politiche sociali Antonella Esposito, dalla III commissione presieduta dal consigliere comunale Sabrina Di Gennaro e dalla commissione statuto presieduta dal consigliere comunale Ernesto Sica. Ed è nostra ferma intenzione agire per la rimozione di ogni forma di discriminazione nei confronti delle diversità, promuovendo iniziative sociali e culturali volte al mondo della scuola, del lavoro, della politica e dell’associazionismo”.
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