(Redazionale) – Sono tranquillo, ho fatto il mio dovere. Avrei dovuto lasciarli morire? Rifarei il tutto per salvare le persone”. Con queste lapidarie affermazioni il comandante della Mare Jonio, Pietro Marrone, ha esordito davanti ai giornalisti che erano in attesa davanti alla caserma della guardia di Finanza Brigata Lampedusa della Guardia di finanza, scortato dallo staff legale, Fabio Lanfranca e Saveria Romano. Ad attenderlo i pm di Agrigento per l’interrogatorio. Marrone è indagato per favoreggiamento all’immigrazione clandestina e rifiuto di obbedienza a nave da guerra. Un capo d’accusa molto grave che, secondo quanto va emergendo dalle informazioni filtrate dalla procura agrigentina, potrebbe veder confermato il sequestro della nave. In giornata saranno ascoltati tutti i componenti dell’equipaggio e tutti coloro che si trovavano sulla nave, compresi i 50 migranti con i quindici minori non accompagnati. Non adempiere alle disposizioni di una nave della Guardia di Finanza che aveva intimato all’imbarcazione Mare Jonio, della ONG Mediterranea, di non avvicinarsi al porto di Lampedusa, secondo il parere del procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella e del pubblico ministero Cecilia Baravelli rappresenta una gravissima violazione non solo per il codice penale, ma anche al codice della navigazione, per cui la decisione del Comandante di proseguire adducendo motivazioni di sicurezza, al fine di mantenere in assetto la nave nella navigazione a causa del mare fortemente agitato con onde altissime, apparirebbe come una tesi poco convincente, considerata anche la inadeguata presenza di personaggi come Casarini, storico padre dei disobbedienti, accorsi sul posto per dar luogo a show di natura politica strumentale. Salvare vite di persone in mare è una missione ed è un conto, e davanti a questo dramma siamo tutti d’accordo, ma agevolare, favorendola in tal modo, l’immigrazione clandestina è una storia diversa e chi viola le disposizioni e le leggi sa bene che non potrà rimanere impunito.  

About The Author redstabiapolis

comments (0)

Your email address will not be published.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>