(di Frank Tracchia) Un immobile che rappresenta il simbolo delle incapacità e degli sprechi delle amministrazioni del Partito Democratico a Castellammare di Stabia. Di cosa parliamo? Ma dell’ex Palazzo del Fascio, l’immobile (sul vero senso della parola) sul quale è caduto un intollerabile silenzio ed omertoso da parte di tutti, anche da parte di quei giovani che dovrebbero pretendere una “casa”, con mura solide, dove poter costruire il proprio futuro. Al Palazzo del Fascio proprio questo manca, le mura solide. L’opera è ferma, sostanzialmente, dal 2015 per un contenzioso in atto tra Comune e ditte che si contendono l’opera: un cane che si morde inesorabilmente la coda. Tutto fermo ma,per vigilare le mura di Palazzo del Fascio, pensate un po’, il Comune spende dal 2015 enormi esborsi a sei zeri per la vigilanza privata; soldi che potrebbero essere impiegati per dare risposte anche a quei giovani in bicicletta che ci sembrano stanchi di pedalare per combattere l’immobilismo di una sinistra, quella del Partito Democratico, solo chiacchierona e niente più. E pensare che fu proprio Vozza, dieci anni fa, a portare per Castellammare di Stabia una speranza di sviluppo. dilapidato dai governi di Nicola Cuomo e Antonio Pannullo dei blà, blà, blà…
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