che(di Carcar) – Una seduta di consiglio comunale convocata in “piena calandrella” convocata per le ore 14,30 di oggi, il caldo percepito di circa 45° con una sala consiliare bollente, un pubblico molto composito ed assonnato viene svegliato di soprassalto da un intervento fuori tema, e al limite della decenza, di un consigliere comunale di opposizione che, invece di confrontarsi e discutere della salvaguardia degli equilibri di bilancio e della variazione di assestamento generale, sul bilancio di previsione finanziario 2019-2022, sbanda paurosamente partendo per la tangente, con destinazione ignota, perdendo letteralmente di vista l’argomento fondamentale per il quale è stata convocata l’assise. Sicuramente la colpa è da addebitare al caldo opprimente che avvolge la città, ma che un consigliere comunale, ex-candidato sindaco a capo di una serie di civiche, invece di confrontarsi sulla problematica in discussione scelga di polemizzare con una testata giornalistica, tra l’altro non presente tra i banchi dell’aula consiliare, al fine di lanciare offese ed improperi in un quadro di accuse infamanti, scorrette ed inquietanti, significa che a queste latitudini, e a queste temperature, non bisogna più celebrare i consigli comunali, constatato il risultato conseguito dallo stesso consigliere che nel corso di un intervento incomprensibile, sia sotto l’aspetto politico che amministrativo, potrebbe essere andato in “ebollizione” anche in conseguenza degli “amichevoli” apprezzamenti che, una cittadina presente tra il pubblico, aveva provveduto ad inviargli in maniera chiara ed inequivocabile. Un ex vicesindaco che, secondo la delibera Cupello, potrebbe anche essere individuato quale responsabile di un presunto danno erariale ai danni degli stabiesi, vista la concessione in comodato d’uso gratuito di alcuni locali della Reggia ad un associazione che effettuava spettacoli a pagamento, e che salendo sulla “Mezavotta” pretenderebbe finanche di dare lezioni politiche ed amministrative, oltre che culturali e di etica. Ma, ammesso che tutto questo non sia possibile addebitarlo “all’affettuoso approccio” della cittadina in sala è chiaro ed incontrovertibile che, “il corto circuito” del consigliere, sia da ascrivere indubitabilmente, e solo ed esclusivamente, alla grande calura sprigionata in una “Calandrella” di mezza estate nella prestigiosa sala “Falcone&Borsellino”. E chest’è!!!
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