(Red) – Una serata tranquilla a Castellammare quella di martedì scorso, una manifestazione elettorale di Italia Viva a Castellammare, un Camper in sosta sulle strisce gialle ed una ventina di persone in tutto, tra cui circa sei candidati ed operatori della comunicazione. Tra lo scarso pubblico presente anche Tony Pannullo, ex sindaco di Castellammare, che è stato uno tra i primi pionieri del partito di Renzi. Tra gli assenti, pensiamo giustificati, molti degli autorevoli personaggi della politica stabiese che sono passati man mano tra le fila renziane; un caso oppure un netto e chiaro segnale di “differenziazione” rispetto alla capolista del partito che è venuta ad inaugurare l’apertura della campagna elettorale nella città delle acque? Questo noi non lo sappiamo, ma quello che ci ha colpito non è stato il numero sicuramente “molto esiguo” delle presenze all’evento ma, al contrario, l’assenza dei tanti che hanno aderito a questo “nuovo progetto”. Giada Filippetti è una bolognese che ha scelto di vivere a Napoli aprendo una start-up sui nostri territori, da Napoli alla penisola sorrentina estendendosi fino alla costiera amalfitana, e questo suo impegno poteva essere premiato garantendogli una massiccia presenza di giovani che hanno intrapreso questa attività lavorativa, tanto al fine di dare sostegno ad una giovane e valente imprenditrice che ha scelto di dare il suo concreto impegno in politica. Qualcuno ha malignato che il “flop” di questa manifestazione potrebbe rappresentare solo la cartina al tornasole per misurare la “pressione” al gruppo dell’ex sindaco Pannullo che volendo passare per la conta, quella delle presenze, si potrebbe definire molto, ma molto, bassa. Ma per poter dire di più su questa storia bisogna sicuramente aspettare che la battaglia elettorale entri nel vivo, nella sua fase decisiva e cruciale, per poi fare la “conta” (quella che conta per davvero) nel registrare il numero di preferenze conseguito. Ah, saperlo!
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