(Red) –Dopo ben due mesi di “Letargo” sulla vicenda Sanità, scoppiata prima al Distretto 53 e poi nel nosocomio stabiese per eccellenza, del San Leonardo; in una sola botta, e con il favore della primavera esplosa molto tardivamente per la politica “CENTROSINISTROIDE”, ecco che si è finalmente “SVEGLIATA” dal lungo letargo l’opposizione stabiese che, mentre governa la REGIONE e REGNA sulla sanità Campana con 3 soli posti letto per ogni 1.000 abitanti, SOLO OGGI APRE BOCCA, guarda caso, ed esclusivamente per difendere la DIREZIONE STRATEGICA di questa ASL Na3sud(fanalino di coda in Italia insieme alla Calabria e Basilicata) al fine di “coprire” la penuria di tamponi effettuati sul territorio stabiese, appena 425 in una città di 65.000 abitanti, l’inefficienza del distretto 53 inottemperante rispetto all’istituzione dell’USCA, disposta con determina d’ordine firmata da SOSTO, oltre che ai “Consigli amichevolmente dispensati” tra medici ed Operatori Sanitari affinché evitassero di parlare del tema COVID, e della carenza di DPI, sia in famiglia che con i, più pericolosi a loro avviso, giornalisti. Ai cittadini basta poco per accertare i fatti accaduti, basta parlarne con qualche amico o parente in servizio al nosocomio stabiese, tutto il resto è solo aria fritta. A tal proposito riceviamo e, volentieri, pubblichiamo il frutto del prospero ed esuberante “Sogno” di mezzo inverno elaborato dalla inadeguata squadra di consiglieri del centrosinistra Deluchiano feriti nell’onore della loro appartenenza politica. Ecco il testo integrale del documento inviato: Nel pieno della emergenza Covid19 è necessaria affermare una operazione verità sull’Ospedale San Leonardo, rifuggendo da soliloqui, interviste ad arte, sentito dire da social, trappola nella quale, ahi noi, è caduto lo stesso Sindaco. Su questo terreno invitiamo anche la Dirigenza Asl a fare una eguale operazione verità.
Ad oggi il San Leonardo ha registrato 13 casi di positività da Covid 19 su un fronte di circa 700 dipendenti. Tuttavia, non possiamo assistere inermi alla farneticazione di chiudere l’Ospedale. Oggi il San Leonardo registra eccellenze riconosciute sul territorio ed oltre. E quando parliamo di eccellenze ci riferiamo ai reparti di Chirurgia Oncologica, Nefrologia, Ostetricia e Ginecologia, Neonatologia, Rianimazione e non solo! Parliamo di reparti specialistici in via di completamento e rafforzamento che vanno rilanciati come Otorino, Oculistica, Radiologia, Medicina d’urgenza, Urologia,Ortopedia,
Neurologia,Cardiologia e naturalmente il Pronto Soccorso. Da ultimo, ma non per ultimo, va ultimato il percorso della Emodinamica. Interromere un percorso di crescita significherebbe abbandonare ogni velleità di eccellenza per il futuro. È evidente che ci siano state delle criticità cui si è dovuto forzatamente ovviare con la rimozione di figure apicali ma adesso è necessario che la politica eviti di essere partigiana ed assuma un ruolo di responsabilità. Il fuoco amico sul nostro nosocomio è inaccettabile, a maggior ragione se viene da chi ha ruoli istituzionali. È fuor di dubbio che vi debba essere un faro acceso sulla struttura perché è in ballo la salute dei cittadini ma è altrettanto giusto che si lavori per una migliore qualità, una crescita degli standard di efficienza ed operatività del San Leonardo e non verso il suo depauperamento ed, addirittura, una sua chiusura per una mera querelle politica di bassa lega. Va da se’, che il nostro solenne grazie va a tutti gli operatori a cominciare dalla organizzazione del Pronto Soccorso in prima linea dal primo minuto di questa emergenza fino all’ultimo degli operatori del San Leonardo. Un sentito ringraziamento va fatto a quei medici che sul fronte in prima linea si adoperano per sottrarre ad un triste destino coloro i quali si sono in questa circostanza contagiati. Ne approfittiamo per dare un grosso in bocca al lupo al neo Direttore Sanitario che sin dall’atto del suo insediamento si è assunto l’onere di guidare il nostro nosocomio.
Denigrare il lavoro di tutti e rappresentare il San Leonardo come luogo “non sicuro” è oggettivamente un danno per la salute pubblica.
Pertanto invitiamo tutti dai cittadini alle forze politiche di ogni livello istituzionale e colore politico, passando per le sigle sindacali a far quadrato con questa dirigenza aziendale ed ospedaliera al fine di salvaguardare un patrimonio ad oggi inestimabile ma che, per il futuro, potrà rappresentare ancor più un incommensurabile punto di riferimento della sanità sul territorio e perché no sul piano regionale.
Francesco Iovino PD
Eutalia Esposito Partito Della Città
Antonio Scala LeU
Andrea Di Martino Italia Viva
Giovanni Nastelli Uniti per Stabia
Francesco Nappi Movimento 5 Stelle
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