(Red) – La situazione al Presidio Ospedaliero stabiese è veramente preoccupante, ed insieme alla nostra redazione con il Sindaco Cimmino anche il consigliere comunale, Tonino Scala ex consigliere regionale, che a tutela della salute degli Operatori Sanitari e dei cittadini, senza fronzoli, indignato scrive con apprensione: “Oggi altra organizzazione sindacale, l’Usae scrive un documento nel quale chiede chiarezza per evitare ulteriori errori in futuro. Mi sembra che sia diventato un reato in questo momento denunciare e chiedere interventi urgenti. Mi sembra assurdo pensare che la vecchia tecnica del mettere sotto il tappeto la polvere possa risolvere questioni. Da inizio crisi abbiamo provato con tutti i mezzi a nostra disposizione di denunciare ciò che stava accadendo. Oggi siamo focolaio, non lo vogliono chiamare così ma di questo stiamo parlando. Mi auguro che il nuovo DS possa comprendere ed intervenire ad horas. Per la prima volta nella storia sindacale ospedaliera i sindacati parlano lo stesso linguaggio. Ci sarà un motivo? Son tutti cattivi e sporchi e di parte quei sindacalisti che vedono i loro compagni di lavoro ammalarsi e s’incazzano? Sono irresponsabili al punto di non chiedere un centesimo sulla busta paga, ma protezione per loro e per noi. Sì perché, per chi non lo avesse capito, la chiedono anche per noi. Fate presto. Ponete rimedio a questo sconcio. Abbiamo una percentuale non alta, ma altissima del rapporto tra contagiati, per fortuna non tanti, e lavoratori ospedalieri. Fate presto ora e subito”. Sul difficile momento che sta attraversando la sanità stabiese, e non solo, si sono espressi quasi tutte le forze politiche del territorio, ma la notizia che colpisce di più è rappresentata dal “fragoroso silenzio” del PD locale che, sulla scia del defenestrato direttore sanitario, continua a rimanere MUTO come un….,,,,,,,,,pesce. Ah, saperlo!!!
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